Con la Legge 104 controlli e sanzioni per chi utilizza i permessi e commette questo abuso anche senza saperlo

legge 104

Il nostro Ordinamento giuridico è molto sensibile agli interessi e diritti delle persone più fragili. Ecco perché ha previsto varie agevolazioni e diverse forme di tutela per chi si trova in condizioni di disabilità e per i familiari che prestano assistenza. Si pensi, ad esempio, al rimborso delle spese che i familiari sostengono per badanti o addetti all’assistenza di persone non autosufficienti.

O ancora alle agevolazioni previste per l’acquisto dell’auto per il trasporto disabili, come l’esenzione dal bollo e l’IVA agevolata al 4%. Peraltro, dal 2022 è ancora più semplice ottenere l’agevolazione in quanto basteranno solo 2 documenti. Tuttavia, con la Legge 104 controlli e sanzioni potrebbero arrivare per chi abusa dei suoi benefici, talvolta anche inconsapevolmente.

Ma tra i benefici più importanti per chi assiste un disabile vi sono i cosiddetti permessi riconosciuti dalla Legge 104/92. Questi consistono in 3 giorni di permessi dal lavoro, retribuiti, ogni mese, per aiutare il proprio familiare disabile non autosufficiente.

Con la Legge 104 controlli e sanzioni per chi utilizza i permessi e commette questo abuso anche senza saperlo

Con la Legge 104/92 il legislatore, oltre a prevedere agevolazioni per le persone più fragili, concede benefici anche ai familiari affinché possano prestare l’assistenza necessaria. Si pensi alle agevolazioni che possono ottenere i familiari di persone con Alzheimer.

In particolare, la normativa consente ai familiari di persone con handicap di assentarsi dal lavoro per poter fornire loro le cure necessarie. Ma è necessario prestare molta attenzione perché in determinati casi, con la Legge 104 controlli e sanzioni possono arrivare qualora si abusi del diritto riconosciutoci.

Infatti, ci sono determinate ipotesi in cui non è possibile fruire dei permessi. In particolare per fruire dei permessi è necessario che la persona da assistere non sia ricoverata in strutture di ricovero o ospedaliere a tempi pieno. Per ricovero a tempo pieno si intende che la degenza sia per le intere 24 ore, presso strutture che assicurino un’assistenza sanitaria continuativa. In queste ipotesi, il lavoratore che utilizzi i permessi anche per fare visita al familiare rischia di commettere un abuso del diritto.

Ma esistono delle eccezioni

Ad ogni modo, il legislatore ha previsto delle eccezioni, in particolare qualora:

  • vi sia interruzione del ricovero per necessità del disabile di recarsi al di fuori della struttura che lo ospita per visite o terapie;
  • il disabile sia ricoverato a tempo pieno in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
  • si tratti di ricovero di un minore per il quale i sanitari della struttura attestino la necessità d’assistenza da parte del genitore o familiare;
  • si tratti di ricovero di bambini fino a tre anni d’età.

Al di fuori di queste eccezioni, il lavoratore che abusa dei permessi rischia una sanzione disciplinare da parte del datore di lavoro molto sera. Inoltre in caso di recidiva potrebbe determinare anche il licenziamento per giustificato motivo.

Consigliati per te