Compiere questo gesto mentre si guarda la TV può produrre effetti dannosi all’organismo

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Non tutte le azioni che si svolgono quotidianamente possono essere sane. Al contrario, molto spesso è il confronto con il mondo esterno che pone nella condizione di riflettere sulla salubrità delle proprie abitudini. È il caso ad esempio di chi è solito consumare un pasto o uno snack davanti alla TV con una certa frequenza. Gli effetti che un simile stile alimentare produce sull’organismo possono rivelarsi talvolta dannosi sotto diversi aspetti. Partendo da tali ipotesi anche la scienza ha trovato importanti conferme nei numerosi studi che i ricercatori hanno compiuto nel corso del tempo.

Il cervello ha i suoi distrattori che lo distolgono

L’ingresso del televisore nelle case di moltissime famiglie è stata una delle massime espressioni di quel periodo storico noto come “boom economico”. La TV non ha solo aperto a nuovi modi di comunicare e di essere in contatto con il mondo, ma ha segnato una vero e proprio cambiamento nelle abitudini quotidiane. Tra queste, si inserisce anche quella che riguarda il consumo dei pasti mentre si guarda il proprio programma preferito. In alcuni paesi occidentali tale abitudine si è talmente radicata da spostare fisicamente il luogo del pasto dalla tavola di cucina al divano. Tale invalsa abitudine ha prodotto degli effetti inaspettati sulle quantità di cibo ingerite tanto da registrare un aumento dei tassi di obesità in alcune popolazioni.

Fa bene mangiare davanti al televisore? Che ne pensano gli esperti? Effettivamente, molti studi scientifici dimostrano che compiere questo gesto mentre si guarda la TV può produrre effetti dannosi all’organismo. Le ragioni sono rintracciabili in alcuni meccanismi di azione a livello cerebrale. Difatti in tali circostanze il cervello, alle prese con quello che avviene sullo schermo, si distrae dalla percezione di ciò che il soggetto sta ingerendo. Non è solo la TV l’unica responsabile di tale meccanismo; qualsiasi tipo di attività che richieda uno sforzo percettivo molto elevato e che risulta distogliente per il consumo di cibo può essere potenzialmente dannosa. La conseguenza più immediata è un più facile consumo di snack, bevande o cibi in quantità più elevate.

Cosa accade nell’organismo mentre si mangia

Quando si consuma un pasto, solitamente si attivano alcune arre del nostro cervello che regolano l’appetito e la sazietà. L’attivazione di tali aree determina la produzione di alcuni specifici ormoni tra i quali troviamo la grelina e la leptina. Il primo regola il senso di fame nell’organismo mentre il secondo, la leptina, è l’ormone che stimola il senso di sazietà. Il funzionamento di questi ormoni è fondamentale affinché il cervello possa dirci “ho fame”, oppure “sono sazio” ed indicare quando è il momento di smettere di mangiare. Tale funzionamento ottimale subisce anche l’influenza dell’attività percettiva del cervello. Questi ormoni contribuiscono infatti, insieme ad altri fattori percettivi, ad indicare il senso di fame o sazietà. Che succede se invece consumiamo un pasto durante la visione di un film? Compiere questo gesto mentre si guarda la TV può produrre effetti dannosi all’organismo. Perché?

Cosa dice la scienza circa l’associazione tra elementi distrattori e aumento del peso

Mangiare mentre si è presi da quello che accade sullo schermo, produce un effetto distrattivo sulla consapevolezza del pasto. Questo si traduce in una difficoltà per il cervello di cogliere quei segnali legati alla sazietà. L’immediata conseguenza è l’assunzione di quantità di cibo maggiori rispetto alla media. Compiere questo gesto mentre si guarda la TV può produrre effetti dannosi all’organismo dunque e lo confermano anche numerosi studi universitari. Tra le tante pubblicazioni accademiche, riportiamo la revisione meta-analitica che hanno condotto alcuni ricercatori dell’Università dell’Iran. Dalla revisione dei vari studi sperimentali, gli scienziati hanno evidenziato la correlazione positiva tra il consumo di pasti davanti alla TV e il sovrappeso tra bambini e adolescenti. La situazione non cambia anche tra gli adulti nei quali si registrano tali dati. In conclusione, quello che molti esperti del campo suggeriscono è di acquisire sane abitudini alimentari sin da piccoli. In questo modo si sarà portati ad evitare l’esposizione a fattori di rischio per il sovrappeso o la cattiva alimentazione.

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