Come togliere l’odore selvatico dalla carne di agnello e capretto senza lavarlo e prima di cucinarlo al forno o in padella

agnello

L’agnello è il piccolo della pecora che non ha ancora raggiunto l’anno di età. Per questo la sua carne è considerata prelibata, perché tenerissima e per niente stopposa. In macelleria non è raro trovarlo, ma non è una varietà presente con altissima frequenza. Questa carne, poi, non va confusa con quella di capretto, sempre molto tenera, che è il piccolo della capra.

Agnello e capretto si distinguono leggermente per il sapore e infatti il primo ha un gusto poco meno intenso del secondo. I tagli, invece, sono simili, come il petto, le costolette, la spalla e il cosciotto. Entrambi sono tipici della cucina italiana, solitamente consumati meno di vitello e pollo e destinati ai pranzi delle festività, come la Pasqua. Tuttavia, agnello e capretto, seppur buonissimi al palato, spesso hanno un odore molto forte, quasi selvatico, che gli rimane impresso dopo la cottura e si diffonde in tutta la casa. In questo articolo, allora, vedremo come eliminarlo per una preparazione dal profumo sopraffino.

Trucchetti delle nonne

Per sbarazzarsi del tipico odore della carne di agnello e capretto ci sarebbero diversi metodi tradizionali. Qualcuno lava abbondantemente i vari pezzi sotto acqua corrente, ma in questo modo si potrebbe rischiare di cuocere una pietanza leggermente scipita. Qualcun altro, invece, prevede un ammollo nel latte che, però, potrebbe ammorbidire eccessivamente la carne e renderla “briciolosa”. Poi, c’è chi fa bollire agnello o capretto fino a quando non salga in superficie una schiumetta bianca, portatrice dell’odore pregnante.

Tuttavia, l’effetto bollitura non donerebbe particolarmente a questa carne che andrebbe consumata ben croccante. Allora, per essere sicuri di eliminare questi sentori selvatici, senza compromettere la riuscita del piatto, ecco un altro metodo che potrebbe fare al caso nostro.

Come togliere l’odore selvatico dalla carne di agnello e capretto senza lavarlo e prima di cucinarlo al forno o in padella

Tutto quello che dovremmo fare sarebbe semplicemente realizzare un’ulteriore marinatura rispetto alla classica con vino rosso e aromi/spezie. Prima di questa, dovremmo creare un sughetto di marinatura miscelando l’acqua minerale al succo di limone.

Proprio quest’ultimo ingrediente sarebbe in grado di scalfire ogni eventuale odore e sapore troppo forte e magari sgradevole per naso e palato.

Per quanto riguarda le dosi, per 1 kilo di carne cruda dovremmo usare:

  • 350-400 ml circa di acqua minerale;
  • il succo di un limone filtrato.

In alternativa, potremmo sostituire quest’ingrediente con circa mezzo bicchiere di aceto di vino bianco o aceto di mele che sembrerebbe avere lo stesso effetto. La marinatura dovrebbe durare almeno 5-6 ore e dovremmo cambiare l’acqua 2-3 volte, unendo sempre altro succo di limone appena spremuto. Infine, dovremmo scolare per bene e procedere con la seconda marinatura nel vino.

Quindi, ecco come togliere l’odore selvatico dalla carne di agnello, ma anche da quella di capretto, per gustare un secondo sopraffino da leccarsi i baffi.

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