Come si potrebbe riconoscere l’Alzheimer precoce e quali esami fare subito

Alzheimer

Il morbo di Alzheimer è una malattia legata alla degenerazione cognitiva che, di solito, appare in età avanzata. Prende il nome dal medico che l’ha saputa individuare e descrivere nel dettaglio. È la più comune forma di demenza nel Mondo. Purtroppo, ad oggi non c’è una cura ma, se presa in tempo, ci sono dei trattamenti efficaci.

Di solito è una condizione che si verifica dopo i 65 anni, ma esiste anche l’Alzheimer precoce. Si tratta di una forma di demenza che compare dai 45 ai 60 anni, ma non è escluso che possa manifestarsi anche dopo i 30. Ecco come si potrebbe riconoscere l’Alzheimer precoce e quali esami fare subito. Infatti, se si nota qualcosa che non va in se stessi o in una persona vicina occorre rivolgersi subito al proprio medico.

I primi sintomi non sono così facili da individuare, nemmeno per un medico. Quindi, vale la pena insistere e cercare di fare dei controlli specifici per escludere malattie o per iniziare quanto prima i trattamenti. La stessa cosa vale per tutti i disturbi di salute, come il diabete. È molto importante capirlo presto per poter correggere lo stile di vita.

Come si potrebbe riconoscere l’Alzheimer precoce e quali esami fare subito

L’Alzheimer precoce è una malattia che, secondo alcune ricerche, affligge 119 persone su 100.000. Tuttavia, questo unito ai dati di altri tipi di demenza, sono in fase di crescita. Le previsioni non sono affatto buone. Quindi, ecco perché è molto importante capirlo dalle primissime fasi.

I sintomi dell’Alzheimer precoce sono i seguenti:

  • dimenticanze e perdita di memoria: si parla di vuoti di memoria che arrivano all’improvviso e che si verificano spesso in modo molto ravvicinato;
  • disturbi del linguaggio: ci sono problemi a ricordare o trovare le parole in una discussione, problemi nell’orientamento dello spazio, nelle capacità motorie oppure diventa difficile fare calcoli a mente elementari;
  • sbalzi di umore: all’improvviso la persona cambia del tutto il suo stato d’animo, da felice può iniziare a piangere, con episodi di cambiamenti di personalità;
  • calo di concentrazione e isolamento: la persona non riesce a focalizzare l’obiettivo e tende a distrarsi, ad allontanarsi e voler rimanere da sola.

Naturalmente, trattandosi di Alzheimer precoce, questi sintomi compaiono in età giovanile. Mai sottovalutare quando si manifestano, così come mai lasciar perdere se il corpo dà dei segnali strani. Un semplice mal di stomaco potrebbe essere un infarto in corso.

I primi esami riguardano test di memoria, esami cognitivi, poi quelli più complessi. Questi sono la risonanza magnetica, la TAC e la PET. Può essere necessaria una rachicentesi, ovvero una puntura lombare. Tutto questo è indispensabile per capire meglio la malattia, la fase e l’evoluzione.

Come affrontarlo

L’aspetto più importante, anzi, del tutto fondamentale, è quello di diagnosticare la malattia nel modo giusto. Spesso si scambiano i sintomi di questa malattia con altro, con cali di pressione, ad esempio, oppure con problemi legati alla personalità e al carattere della persona.

Può accadere anche il contrario: effetti collaterali dei farmaci, infiammazioni intestinali possono essere scambiati per demenza. Tuttavia, se presa in tempo, è una condizione che prevede dei trattamenti specifici. Gli studi stanno facendo passi avanti importanti ed è fondamentale seguire le indicazioni del medico e dello specialista.

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