Come rendere sicura e confortevole la casa con un soggetto affetto da Alzheimer

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L’Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, lo stadio più grave di demenza. Colpirebbe i soggetti anziani, spesso a partire dai 70 anni di età circa, anche se ultimamente si parla anche di demenza precoce. Chi avrebbe alle spalle una storia di familiarità, sarebbe più propenso a svilupparla, anche se giovane. Diversi sarebbero i fattori di rischio, ma poco ancora si conosce a proposito di una cura. Chi ha malattie pregresse o patologie e non conduce uno stile di vita sano, potrebbe essere più a rischio, rispetto ad altri. Addirittura, si dice che l’attività fisica sia molto importante, non solo per il corpo ma anche e soprattutto per la mente. Infatti, allenando il fisico, anche la mente ne gioverebbe.

Inoltre, vi sarebbero degli atteggiamenti o delle abitudini che andrebbero ad incidere significativamente sul cervello, in modo negativo. Questi sarebbero dei fattori che spegnerebbero lentamente il cervello. Per esempio, isolarsi da tutto e da tutti, non dialogare, non uscire. Tutti quei comportamenti, insomma, che non favorirebbero le relazioni interpersonali. Invece, per attivare la mente e, soprattutto, la memoria, si dovrebbe socializzare, scambiare opinioni e idee, memorizzare numeri di cellulare, ripetere a memoria delle poesie o delle canzoni, fare dei quiz, affinché il nostro cervello si concentri. Ecco, questi atteggiamenti, insieme all’allenamento del fisico ed alla giusta nutrizione, potrebbero essere delle strategie di prevenzione.

Un anziano in casa

Al giorno d’oggi, l’Alzheimer è molto più diffuso di quanto non si pensi. Molti sono nelle case di cura, insieme ad un’équipe specializzata, altri sono a casa dei propri cari. Visto che l’Alzheimer potrebbe progredire anche con la solitudine, il fatto di prendersi direttamente cura del soggetto colpito sarebbe già una gran cosa. Sentirsi circondato dell’affetto dei propri cari sarebbe un primo passo avanti. Tuttavia, l’ambiente che ospita un affetto di Alzheimer dovrebbe essere più sicuro possibile. Dunque, ecco come rendere sicura e confortevole la casa.

Organizzazione e gestione

Se ospitiamo un anziano con l’Alzheimer, è nostro compito curarlo e farlo sentire “a casa”. Questo termine racchiude una serie di altri termini, come sicurezza, praticità, famiglia e amore. Un paziente affetto da Alzheimer deve sentirsi sicuro nell’ambiente in cui vive, per cui dovremmo mettere sotto chiave tutti quegli oggetti pericolosi, a partire dai detersivi fino alle posate. Occhio alle stufe, ai termosifoni o ai camini, nonché alle prese elettriche. Se questi fossero accesi, dovremmo tenere sotto controllo la situazione. Accompagniamo il soggetto in bagno e non lasciamolo mai da solo.

Come rendere sicura e confortevole la casa, a prova di bambino

Gli anziani sono un po’ come dei bambini. Per cui, rendiamo sicura la casa come se avessimo dei figli piccoli e imprevedibili. Soprattutto se l’anziano dovesse avere l’Alzheimer. Nella camera da letto, dovremmo mettere delle aste, sia a destra che a sinistra del letto, per evitare che possa cadere durante la notte. Anche l’arredamento dovrebbe essere modificato, in modo da facilitare il suo movimento. Per esempio, dovremmo togliere i tappeti e mettere delle protezioni negli spigoli dei mobili. Per quanto riguarda l’alimentazione e la terapia farmacologica, sarebbe opportuno rivolgersi sempre al medico.

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Basterebbe davvero poco per mantenere un cervello più attivo e migliorare la memoria prevenendo declino cognitivo e Alzheimer

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