Come si leverebbero da mani schegge e spine di fichi d’india, cactus e ricci

spine

Quotidianamente compiamo diverse azioni e siamo a contatto con una svariata mole di oggetti. Il rischio di farsi male in qualche modo conseguentemente è sempre dietro l’angolo.

Capiterebbe spesso di inciampare e cadere, di muoversi scorrettamente o di sbattere contro qualcosa. Non meno frequente la possibilità di pungersi con qualcosa di appuntito e che spesso potrebbe rimanere conficcato nella carne e sottopelle.

In diverse occasioni e con differenti oggetti può capitare di pungersi, soprattutto dita e mani con cui armeggiamo. Ad esempio può avvenire tanto con oggetti di ferro quanto con schegge di legno. Non raramente poi ciò si verifica durante il giardinaggio, in particolar modo con le rose e le piante grasse, nonché in altre situazioni.

Infezioni e cosa potrebbe succedere se non si toglie

Qualunque sia il corpo estraneo che ci ha infilzato, bisognerebbe prestarvi attenzione per evitare possibili infezioni. Prima di chiedersi come si leverebbero da mani schegge e spine bisognerà avere altre precedenti accortezze.

La prima consisterebbe nel risciacquare la ferita sotto acqua corrente fresca per eliminare possibili residui, dopo di che bisognerebbe asciugare la parte e disinfettarla. Quest’ultima operazione è fondamentale per far sì che si crei una sorta di protezione contro il proliferare di batteri. Si potrebbe usare a tale scopo l’acqua ossigenata o disinfettanti simili con una piccola garza sterile. L’ovatta potrebbe lasciare qualche filamento.

Fatto ciò bisognerà estrarre il corpo estraneo, così da evitare infezioni. Solitamente quest’ultime si manifesterebbero attraverso gonfiore e rossore della parte interessata, nonché con formazione di pus. Vi è da sottolineare poi, come tra le infezioni più pericolose vi sia il rischio di contrarre il tetano, provocato da un batterio diffuso in natura. Quest’ultimo potrebbe trovarsi nella polvere, terra e feci, dunque contaminare diversi oggetti e non solo, come erroneamente si pensa, il ferro arrugginito. Contro il tetano servirà aver effettuato la vaccinazione antitetanica.

Come si leverebbero da mani schegge e spine di fichi d’india, cactus e ricci

Una volta pulita e disinfettata la ferita bisognerebbe procedere all’estrazione del corpo estraneo. Nel caso in cui sporga, anche in minima parte, si potrebbero usare le pinzette impiegate per le sopracciglia. Laviamole prima accuratamente e disinfettiamole.

Dunque, cerchiamo delicatamente di afferrare la spina o la scheggia conficcatasi nella pelle. Agiamo con cautela per evitare si rompa. Una volta fatto, accertiamoci di averla rimossa interamente.

Alternativa alla pinzetta potrebbe essere una pomata all’ittiolo, infatti porterebbe la pelle a far fuoriuscire da sola la spina. Si dovrebbe spalmare sulla pelle che ricopriremo poi con una garza per metà giornata.

Qualora fosse in profondità e sottopelle, oppure rotta, dovremo agire in altro modo. Sarebbe utile utilizzare un ago sterilizzato con disinfettante e andare a creare un piccolo foro per poter estrarre l’oggetto conficcato. Questi metodi varrebbero per le mani così come altre parti, quali piedi e gambe. Per parti più delicate meglio chiedere a un medico.

Oltre alle spine di piante e frutta, potremmo pungerci anche durante i bagni in mare. Sia a causa di una medusa che richiederebbe determinati trattamenti, sia a causa dei ricci di mare. Gli aculei di quest’ultimi sarebbero velenosi e provocherebbero dolore e irritazione. Sarebbero da rimuovere, sembrerebbero essere efficaci a tale scopo degli impacchi di aceto.

In ogni caso, per quest’ultima situazione come per le altre, sarà sempre bene consultare un medico per scongiurare ogni possibile rischio.

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