Come sfruttare la tolleranza del 2% per avere il Superbonus 110 anche con l’abuso edilizio

superbonus 110

Per favorire ancora maggiormente l’adesione al Superbonus il Governo pensa a misure per facilitare le sanatorie edilizie per eliminare i piccoli abusi. In attesa di queste modifiche, vediamo come sfruttare la tolleranza del 2% per avere il Superbonus 110 anche con l’abuso edilizio. Questo limite non è previsto dalla recente normativa sul Superbonus, ma lo si trova nel Testo Unico Edilizia DPR 380 del 2001. L’art. 49 prevede espressamente che gli immobili che contengono interventi abusivi non possono accedere alle agevolazioni fiscali concesse dallo Stato. Le violazioni di altezza o di cubatura o di destinazione dell’immobile non devono superare per ogni unità immobiliare il 2% delle misure prescritte.

Al di sotto del 2% non serve la sanatoria

La prima conseguenza di quella norma è incoraggiante. Infatti, se l’abuso rimane al di sotto del 2% non occorre chiedere la sanatoria perché il beneficio fiscale è garantito ugualmente.

In questo caso non occorre fare niente, se il problema è come sfruttare la tolleranza del 2% per avere il Superbonus 110 anche con l’abuso edilizio.

Se invece l’abuso incide sull’immobile per più del 2% bisogna chiedere la sanatoria al Comune. Quando arriva dal Comune il permesso in sanatoria viene meno ogni sanzione precedente e si può procedere con le pratiche per il Superbonus. Le conseguenze della sanatoria possono essere di due tipi.

Il pagamento di una sanzione

In alcuni casi la sanatoria comporta semplicemente il pagamento di una sanzione. Il Comune provvede a quantificare la multa da pagare dopo che il cittadino ha presentato domanda di sanatoria. In altri casi è invece necessario abbattere le opere abusive, che possono consistere anche solo in un muretto divisorio che non risulta al catasto.

Se la sanatoria non è ancora conclusa

Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha affermato che si può chiedere la detrazione anche per un immobile con sanatoria in corso. Se però la sanatoria non viene poi concessa il contribuente dovrà restituire le detrazioni di cui abbia indebitamente usufruito.

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