Come risparmiare un bel po’ di soldi non pagando con un escamotage legale l’imposta di bollo sui libretti postali, conti deposito e titoli

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Abbiamo spiegato in precedenza in maniera dettagliata come fare a non pagare l’imposta di bollo sui conti correnti. In questo articolo, invece, spiegheremo come evitare di farlo con riferimento ai libretti postali e ai conti deposito e titoli. Abbiamo visto come si tratti di un pagamento automatico, in quanto la relativa somma dovuta viene prelevata direttamente dal conto corrente. Ciò accade anche nei confronti dei titolari di conti postali. Ci sono, però, dei modi cui si può ricorrere, anche in questo caso, per risparmiare questo danaro, sottraendosi al suo pagamento.

Chiariamo, anzitutto, che per le persone giuridiche l’imposta di bollo sui libretti postali si applica sempre. Ciò a prescindere dall’importo del saldo contabile e quindi anche se inferiore a 5.000 euro. Diverso a dirsi per le persone fisiche, per cui opera l’esenzione qualora la giacenza media non superi i 5.000 euro. Ciò, naturalmente, purché non si posseggano più libretti di risparmio, il cui saldo complessivo superi detta soglia.

Casi di esenzione dell’imposta di bollo

In definitiva, per i libretti postali le ipotesi per non pagare l’imposta di bollo sono:

  1. come indicato, nel caso in cui la giacenza sia sotto la soglia dei 5.000 euro;
  2. la seconda ipotesi è quella di intestare eventuali altri libretti al coniuge o ad altri membri della famiglia. Questa seconda strada mirerebbe, comunque, ad avvalersi dell’esenzione legale indicata prima.

Poniamo adesso l’attenzione su come risparmiare un bel po’ di soldi per quanto riguarda i conti deposito e titoli, che sono degli strumenti utilizzati per effettuare investimenti finanziari. Essi vengono fatti per avere rendite certe a basso rischio, oppure per la compravendita di azioni, obbligazioni o titoli di stato. Il tutto, mantenendoli separati dalle somme depositate sul conto ordinario. In questo caso, l’imposta di bollo è calcolata con un’aliquota proporzionale, pari allo 0,20%, e non sulla giacenza media. Rileva, invece, la giacenza risultante il giorno dell’invio dell’estratto conto. Sicché, per evitare il pagamento dell’imposta, basta che il soggetto sposti il danaro qualche giorno prima dell’invio dello stesso. Egli, cioè, dovrà disinvestire il danaro, spostandolo sul conto corrente ordinario. In tal modo, la sua giacenza sul conto deposito risulterà pari a zero proprio il giorno dell’invio dell’estratto conto da parte della banca.

Come risparmiare un bel po’ di soldi non pagando con un escamotage legale l’imposta di bollo sui libretti postali, conti deposito e titoli

Il predetto rimedio risulta semplice da percorrere, soprattutto se l’invio dell’estratto conto sia annuale. In tal modo, si dovrà effettuare un solo spostamento di danaro. In caso contrario, invece, l’operazione potrebbe diventare rischiosa, oltre che antieconomica. Infatti, si potrebbero perdere giorni utili per la maturazione degli interessi del conto deposito. Altro rischio tangibile potrebbe essere quello di dover vendere dei titoli in perdita. L’ipotesi più sconveniente, poi, potrebbe essere addirittura quella di perdere tutti gli interessi accumulati fino a quel momento. Oppure, in alternativa, subire l’applicazione di penali. Va da sé che, in questi casi, non sarebbe conveniente risparmiare il pagamento dell’imposta di bollo.

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