Ecco 5 modi semplici per non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente bancario, risparmiando il prelievo forzoso da parte dell’Agenzia delle Entrate

conto corrente

L’imposta di bollo è un tributo dovuto allo Stato in virtù della detenzione di un conto corrente. Esso è entrato in vigore a gennaio 2012, con il famoso decreto Salva Italia, emanato dal Governo Monti. In base a questa legge, le persone fisiche sono tenute a versare una quota fissa annuale di 34,20 euro. Invece, per soggetti quali aziende, imprese e Partite IVA, la somma ammonta a 100 euro. Questa tassa rappresenta una sorta di patrimoniale sui conti bancari, che viene versata non volontariamente ma attraverso un prelievo diretto e forzoso.

La somma viene spalmata nel periodo annuale o trimestrale. Sicché, rappresenta una delle tasse più odiate dagli italiani, in quanto dovuta per il solo fatto di detenere un conto corrente. Anzitutto, occorre precisare quando la tassa è dovuta. Al riguardo, basta avere una giacenza media sul conto corrente superiore ai 5.000 euro. Inoltre, se il contribuente è titolare di più conti correnti, sarà tenuto al versamento dell’imposta per ognuno di essi.

Ipotesi in cui non si paga l’imposta di bollo

Per capire meglio quando si è tenuti o meno a versare l’imposta di bollo, chiariamo cosa si intende per giacenza media. Si tratta dell’indicatore ottenuto sommando i saldi giornalieri del conto corrente, divisi per il numero dei giorni di rendicontazione. Il tutto, per avere una media ponderata della giacenza, nel periodo di riferimento. Tuttavia, ci sono dei casi in cui è possibile esentarsi dal pagamento dell’imposta. Ecco 5 modi semplici per non pagarla. La prima ipotesi, ovviamente, è quella di avere una giacenza media annua inferiore ai 5.000 euro.

La seconda ipotesi, invece, ricorre in caso di ISEE inferiore ai 7.500 euro. La terza ipotesi è quella di avere il cosiddetto conto di base, cioè ad operatività limitata. Detto conto implica il pagamento del solo canone annuo ma non di altre spese quali commissioni extra e, appunto, l’imposta di bollo. Questa tipologia di conto, tuttavia, non può essere aperta da tutti. Spetta, infatti, solo a coloro che abbiano un ISEE annuo, in corso di validità, inferiore agli 11.600 euro. Per i pensionati, invece, si richiede un ISEE inferiore a 18.000 euro.

Ecco 5 modi semplici per non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente bancario, risparmiando il prelievo forzoso da parte dell’Agenzia delle Entrate

Nella terza ipotesi prima indicata, per ottenere l’esenzione dal pagamento dell’imposta, i correntisti dovranno presentare un’autocertificazione. Essa va esibita entro il 31 maggio di ogni anno e deve comprovare che l’ISEE dichiarato sia in corso di validità. In quarto luogo, non paga l’imposta di bollo chi abbia conti aperti con gli enti gestori e i Confidi. Si tratta di organizzazioni no profit, a carattere associativo, talvolta formate da piccole e medie imprese. Queste si uniscono per agevolare l’accesso al credito finanziario a determinate categorie di soggetti.

Infine, l’esenzione dall’imposta spetta a coloro che scelgano istituti di credito che decidono di farsene carico, come taluni di quelli online. Questi abbattono i costi di gestione, in quanto delegano tutte le operazioni al correntista attraverso l’uso del web. Quindi, possono permettersi questo accollo di spesa. Ci sono alcuni conti che prevedono il pagamento di una spesa fissa che può arrivare anche a 3 euro mensili, con l’abbattimento di tutti gli altri costi.

Quindi, ecco 5 modi semplici per non dover pagare questo tributo.

 

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