Come non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente

Come non pagare l'imposta di bollo sul conto corrente

L’estratto del conto corrente, o del libretto di risparmio, alle Poste comprende anche la voce “imposta di bollo”, di solito liquidata alla fine di ogni trimestre. Si tratta una cifra fissa, che non dipende dalle condizioni di conto che abbiamo negoziato con la nostra banca.

Come si può non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente? Si tratta di 8 euro a trimestre. Che non saranno molti, ma sono 32 euro all’anno per ogni conto o per ogni libretto di risparmio che apriamo. Esistono però casi di esenzione e può essere interessante scoprire se possiamo rientrarci.

L’imposta di bollo è entrata in vigore nel 2012. Le persone fisiche titolari di un conto corrente devono subire un prelievo di 34,20 euro all’anno, che sale a 100 euro per i conti intestati alle Partite IVA.

Intanto la prima, fondamentale regola. L’imposta scatta quando sul conto c’è una giacenza media di 5.000,00 euro .

Come non pagare l’imposta di bollo sul conto corrente

Seconda regola: poiché l’imposta grava sul conto il contribuente che sia titolare di più conti correnti dovrà pagare questa tassa più volte, una per ogni conto. Circostanza di cui potremmo anche non accorgerci, perché l’importo viene prelevato direttamente dal conto e inviato all’Agenzia delle Entrate.

Occorre, quindi, non duplicare inutilmente i rapporti di conto corrente perché alla fine dell’anno le spese potrebbero essere significative.

Terza regola, connessa al suggerimento di non duplicare i rapporti di conto corrente. Ricordiamo che anche i conti deposito titoli sono soggetti a questa tassa. Purtroppo questi strumenti sono tassati anche in modo più pesante degli altri. Stavolta il prelievo non è in misura fissa, ma è pari allo 0,20% della giacenza del conto deposito.

Quarta regola. Sono esentati dal pagamento di questa imposta i titolari di conto corrente che abbiano un ISEE inferiore ad 7.500,00 euro per l’anno in corso. Per usufruire dell’agevolazione occorre, tuttavia, presentare ogni anno l’ISEE aggiornato.

Ultima possibilità: talvolta alcuni istituti bancari si fanno carico del pagamento dell’imposta di bollo. Avviene talvolta con alcune banche on line, ma non è un caso frequente.

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