Come fare per pagare meno affitto questo mese e come capire qual è l’affitto massimo che ci possiamo permettere

affitto

Ai primi del mese sono ancora tante le famiglie che non hanno ancora pagato l’affitto di maggio. Le spese aumentano a dismisura per colpa del carovita mentre gli stipendi restano fermi al palo. L’effetto combinato di questi due elementi è che ci si ritrova più poveri.

Per non avere problemi, la prima regola da seguire in assoluto è quella di avere una chiara pianificazione delle spese. Con la regola che abbiamo già illustrato, i soldi dello stipendio dovrebbero bastare fino al prossimo 31. Tuttavia, vediamo in questa sede come fare per pagare meno affitto questo mese e limare questa voce di costo.

Ricontrattare la locazione per pagare meno affitto

Una prima soluzione potrebbe essere quella di rivedere gli accordi tra le parti. Locatore e locatario dovrebbero ridiscutere e rivedere il canone iniziale, limandolo al ribasso. Diciamo subito che tranne nelle circostanze comprovate (perdita lavoro, malattia, simili), in genere i locatori sono restii al taglio dell’affitto. Il mercato immobiliare è molto rigido sul lato dei prezzi, sia che si tratti di affitto che di vendita.

Tuttavia, in caso di esito positivo, la scrittura privata che prevede il nuovo canone e la durata dello “sconto” andrebbe registrata. In tal modo, infatti, il proprietario dell’immobile avrebbe modo di pagare meno imposte (diminuisce il reddito reale).

Le agevolazioni comunali

Un’altra possibilità, specie nei grandi centri ad elevata densità abitativa, arriva direttamente dal proprio Comune di residenza. Si tratta di un contributo all’affitto erogato grazie alle risorse del Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione.

In questi casi la migliore cosa da fare è quella di consultare il portale del proprio Ente locale o recarsi presso l’ufficio delle Politiche Sociali. Se l’esito è positivo, è necessario accertarsi di essere in linea con i requisiti presenti nel bando per accedere al riparto dei fondi.

Ad esempio abbiamo visto che dal 19 aprile è possibile inviare le domande per il Bonus affitto presso questo Comune del Nord.

Il subaffitto per ammortizzare le spese

In altri casi può essere praticabile il subaffitto di una parte o di una stanza all’interno dell’appartamento. Il contratto originario resta in piedi e autonomo rispetto a quello di subaffitto. Tuttavia, il primo contratto potrebbe anche contenere una clausola che escluda del tutto la sublocazione parziale.

In caso affermativo basta darne comunicazione al proprietario, inclusi i dati del sub-conduttore, la durata e gli ambienti concessi al nuovo inquilino. Il contratto, infine, va registrato se il subaffitto supera i 30 giorni di durata.

Al netto dei vari casi, nei capoluoghi di Provincia il subaffitto può rendere all’incirca 250 euro al mese (una stanza più ambienti in comune).

Come fare per pagare meno affitto questo mese e come capire qual è l’affitto massimo che ci possiamo permettere

Infine, un ultimo passaggio da fare è di capire se l’affitto che oggi stiamo pagando è alla nostra portata. Non esiste un limite assoluto valido per tutti i casi, ma per gli esperti questa spesa non dovrebbe mai superare il 35, massimo il 40% del reddito disponibile.

Ad esempio su uno stipendio netto di 1.350 euro non si dovrebbe eccedere i 470-540 euro. Più sale questa voce di costo, infatti, più risorse si sottraggono al resto delle spese. Tradotto, più soldi escono per l’affitto e meno viaggi, meno cene, meno scarpe, meno drink, etc, potremo permetterci.

Approfondimento

Ecco 10 modi per mettere da parte 1.000 euro in 100 giorni per una vacanza da mille e una notte

Consigliati per te