Come curare le ortensie in vaso e cosa fare quando arriva il freddo

ortensie

Oltre ad essere uno strumento sempre valido per abbellire terrazzi, balconi e giardini, i fiori nascondono in sé una simbologia non a tutti nota. Ad esempio chi ha scelto di abbellire i propri spazi esterni o interni con le azalee forse non sa che questi splendidi fiori simboleggiano l’affetto puro e candido. Un bel messaggio da mandare attraverso questi fiori che riescono a vivere fino a 100 anni. Allo stesso modo anche le vaporose ortensie simboleggiano l’amore, ma il messaggio varia in base ai colori. Ortensie bianche rappresentano un amore romantico e senza macchia, fiori blu indicano un amore turbolento mentre le ortensie rosa sono il simbolo di amore eterno.

Tuttavia, qualunque sia l’ortensia che abbiamo scelto di mettere in terrazzo o in giardino, questa andrà curata prestando la massima attenzione per evitare che secchi o sfiorisca. In particolar modo quando l’autunno è alle porte è importante sapere come curare le ortensie in vaso e non.

La rosa del Giappone

Questi fiori sono originari dell’Asia e devono il loro nome all’amata del loro scopritore, la signora Hortense Lepeaute. Oggi si coltivano decine diverse di ortensia e pare che solo in Cina le principali specie siano 33.

Alcune di queste sono state realizzate per poter reggere meglio le sferzate del freddo ma qualunque sia il tipo di ortensia che abbiamo questa deve essere curata nel modo giusto.

Partiamo ad esempio con le innaffiature che dovranno essere necessariamente ridotte. Il momento per capire quando la pianta ha meno bisogno di acqua è quando comincerà a perdere petali. Da qui intuiremo che l’ortensia sta entrando in fase “dormiente” ed avrà minor necessità di acqua che, se data in eccesso, potrebbe affogarla.

I petali cadenti, inoltre, sono anche il segnale che la pianta è pronta per essere trapiantata, magari in un vaso più grande, senza il rischio di rovinarla.

Come curare le ortensie in vaso e cosa fare quando arriva il freddo

Seguono poi le necessarie potature, da effettuare sempre quando la pianta è in fase inattiva. Eliminiamo i rami e i fiori secchi dopo aver invasato la pianta ed aver atteso che abbia attecchito. Infine dovremo prenderci cura anche delle radici e del terreno. Il metodo migliore è quello della pacciamatura. Dopo aver distribuito del compost naturale, magari con bucce di banana, caffè o gusci d’uovo, ricopriamo la base della pianta con foglie secche e cortecce. In questo modo manterremo la base della pianta al caldo proteggendola dalle gelate. Inoltre se viviamo in una zona particolarmente rigida possiamo coprire le ortensie con del tessuto non tessuto proprio come si usa fare con le piante di agrumi.

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