Come andare in pensione nel 2021 con 30 anni di contributi INPS

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Grazie alla consulenza degli Esperti di Redazione avremo modo di valutare come andare in pensione nel 2021 con 30 anni di contributi INPS. Molto spesso succede che si giunga all’età pensionabile senza poter esibire una lunga anzianità contributiva. Molto dipende dal percorso lavorativo di ogni singolo contribuente che magari ha affrontato periodi di inattività o un ingresso tardivo nel mondo professionale. In altri casi si accumulano 30 anni di contribuzione e si cerca una via di fuga dal lavoro, una strategia per accedere quanto prima alla stagione del pensionamento. Soprattutto i lavoratori che più di altri avvertono ormai il peso e la fatica di attività molto impegnative.

D’altronde chi desidera un anticipo pensionistico o non possiede un montante contributivo di oltre 30 anni si chiede a quanto ammonterà il rateo mensile. Meno numerosi sono i versamenti alla cassa previdenziale, più basso risulterà essere l’importo dell’assegno una volta che il contribuente approderà al pensionamento. Nell’articolo “Quanto si percepisce di pensione con 30 anni di contributi?” la Redazione ha fornito risposte ai Lettori che si interrogano in merito. Ma al di là della somma di denaro che spetterà al lavoratore in età pensionabile occorre anche valutare i requisiti di accesso alle misure previdenziali. Soprattutto il lavoratore che non ha più possibilità di accumulare ulteriore contribuzione si chiede come andare in pensione nel 2021 con 30 anni di contributi INPS.

Come andare in pensione nel 2021 con 30 anni di contributi INPS

Ad alcune specifiche categorie di lavoratori risultano sufficienti 30 anni di contribuzione per ottenere il riconoscimento del rateo previdenziale. SI tratta, in particolare, di tutti coloro che hanno dovuto svolgere mansioni e compiti più pesanti e faticosi rispetto ad altri impieghi. Ai contribuenti che quindi compiono  attività gravose il Governo riconosce alcuni benefici e facilitazioni previdenziali secondo quanto statuisce il Decreto legislativo 232/2016.

Nella platea dei beneficiari rientrano ad esempio insegnanti delle scuole materne, facchini, infermieri, ostetriche, conciatori, conduttori di mezzi pesanti, gru, treni, operatori ecologici. Almeno fino al 31 dicembre 2022 questi professionisti potranno fruire di alcuni vantaggi relativi al pensionamento e all’eventuale anticipo previdenziale. Nello specifico, potranno andare in pensione all’età di 66 anni e 7 mesi purché in possesso di almeno 30 anni di assicurazione obbligatoria. In alternativa potranno abbandonare l’attività lavorativa a qualunque età ma con 41 anni e 10 mesi di contribuzione se donne, se uomini con 42 anni e 10 mesi.

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