Ci sono una montagna di assicurazioni sulla vita non riscosse, molti di noi sono ricchi senza saperlo

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La maggiore beffa per una persona previdente e lungimirante è sapere che la propria accortezza viene sprecata. Ciò che poteva divenire un importante presidio, diventa solo una spesa ed un rimpianto. Ecco come non vanificare l’accortezza di un caro. Ci sono una montagna di assicurazioni sulla vita non riscosse: cosa fare?

Ci sono molti motivi per i quali potremmo avere diritto a somme di denaro sostanziose senza esserne pienamente consapevoli. E non stiamo parlando dei ritrovamenti fortunati in soffitta dei vinili italiani più preziosi che potrebbero valere fino a migliaia di euro. Ma di tesoretti della cui riscossione potremmo avere pieno titolo legale. Non si tratta di scene da film basate sulle eredità faraoniche lasciate da qualche lontano parente facoltoso nel nord America. Ma di una situazione che stando ai numeri riguarda tantissimi italiani. Sarebbero le cosiddette polizze sulla vita dormienti. Si tratta di quel mezzo assicurativo tramite il quale lo stipulante destina, in caso di premorienza, una somma ad un destinatario.
Così vediamo come sapere in pochi passi se rientriamo tra i fortunati destinatari, visto che ci sono una montagna di assicurazioni sulla vita non riscosse. Il problema semmai è la decadenza dal diritto, che avviene a 10 anni dal decesso o dalla naturale scadenza del contratto.

Polizze che in alcuni casi rendono molte migliaia di €

Il dato emerge da una ricerca compiuta presso gli istituti specializzati. L’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) addirittura promosse un report per studiare il fenomeno. Raccogliendo i dati delle 52 imprese italiane oggetto di indagine, ciò che emerse nel 2017 era che circa 4 milioni di polizze vita scadute negli ultimi 5 anni erano potenzialmente esposte al rischio di dormienza. Non si sapeva bene che fine avessero fatto gli stipulanti, e con essi di conseguenza i beneficiari. Sarebbero invece decine di migliaia le polizze di per certo non riscosse da alcun beneficiario. Infatti al termine della durata della prescrizione le somme di denaro vengono versate su un apposito fondo.

Come è possibile? Le spiegazioni sono tante. Tra le più plausibili potrebbe rientrare anche il caso trattato di recente da una sentenza della Cassazione (la n. 9948/2021): se il beneficiario della polizia premuore allo stipulante, infatti, come effetto ex lege la somma potrebbe passare agli eredi. Questi potrebbero non essere a conoscenza del premio.
Aspetto questo che non rappresenta necessariamente il culmine delle aspettative dello stipulante, il quale magari voleva premiare una persona nello specifico. Le vicende successorie possono intrecciarsi, oppure semplicemente il beneficiario se ne dimentica, e non le riscuote.

Insomma, la guardia dovrebbe essere alta. Ciò che possiamo fare però è semplicemente accertarci di (non) essere i destinatari. Per farlo ci sono due metodi: il primo consiste semplicemente nel contattare l’agenzia o l’istituto bancario nel quale immaginiamo lo stipulante abbia sottoscritto la polizza. Alcuni istituti prevedono meccanismi specifici per scritto o tramite procedura on-line.

Ci sono una montagna di assicurazioni sulla vita non riscosse

Nel secondo caso invece la procedura passa tramite la stessa agenzia IVASS. Si tratta di un numero verde telefonico pensato per i consumatori e destinato a guidare chiunque voglia conoscere se è destinatario di un premio assicurativo del genere. Basterà contattare il numero 800 486661 negli orari compresi tra le 8:30 e le 14:30 dal lunedì al venerdì.
Come accennato, la previdenza paga se accompagnata da una solida conoscenza. Per esempio, quasi nessuno conosce l’esistenza di almeno 3 detrazioni che potrebbero farci risparmiare migliaia di euro.

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