La seduta del 20 giugno si è chiusa con un brutto segnale ribassista per CNH Industrial e Tenaris che hanno registrato la figura delle candele giapponesi chiamata Three Black Crows che vede tre sedute consecutive al ribasso. Per questi due titoli, però, non è ancora tutto perduto. Supporti importanti sono vicini e potrebbero spingere le quotazioni al rialzo.
Brutto segnale ribassista per CNH Industrial e Tenaris, ma per quest’ultimo la svolta potrebbe essere vicina: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Tenaris (MIL:TEN) ha chiuso la seduta del 20 giugno in ribasso del 2,42% rispetto alla seduta precedente a quota 12,515 €.
Solo qualche giorno fa evidenziamo come nonostante il rialzo, per la terza seduta consecutiva le quotazioni non erano riuscite a superare la resistenza in area 13,082 €. Inoltre i continui, ripetuti fallimenti nel superare questa resistenza avrebbero potuto portare a un’inversione ribassista come già accaduto ad aprile.
Ed è proprio quello che è successo con le quotazioni che hanno registrato la terza seduta consecutiva al ribasso. Adesso, però, potrebbe essere arrivato il momento di capire se si è trattato solo di un ritracciamento oppure di qualcosa di più importante e duraturo.
Il supporto in area 12,43 €, infatti, è molto vicino e le sorti del titolo dipenderà da cosa accadrà su questo livello. Qualora il supporto dovesse cedere le quotazioni potrebbero accelerare al ribasso secondo lo scenario indicato in figura dalla linea tratteggiata.
Per queste azioni non ancora tutto è perduto, i rialzisti hanno ancora chance di accelerare: le indicazioni dell’analisi grafica
Il titolo CNH Industrial (MIL:CNHI) ha chiuso la seduta del 20 giugno in ribasso dell’1,36% rispetto alla seduta precedente a quota 13,04 €.
La proiezione in corso è rialzista, ma ha raggiunto livelli di prezzo che in passato hanno frenato l’ascesa delle quotazioni. Una chiusura giornaliera superiore a 13,395 €, quindi, potrebbe innescare un’accelerazione rialzista con potenziali punti di inversione in area 14,87 € e 16,345 €. In particolare, quest’ultimo presenta un’elevata probabilità di fare scattare un’inversione ribassista.
La mancata rottura della resistenza, invece, potrebbe provocare un’inversione ribassista (linea tratteggiata) che verrebbe confermata da una chiusura giornaliera inferiore a 12,483 €.
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