Beati i fortunati che hanno conservato questo gettone telefonico e non solo monete

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La nostra Rubrica di numismatica riscuote sempre un grande successo. Collezionisti a parte, tanti si sono incuriositi e hanno iniziato ad osservare le monete che maneggiano ogni giorno con grande attenzione. Spesso, si dà poco peso alle monete. In realtà, però, possono avere un valore economico che supera di molto quello nominale. In genere, i collezionisti vanno sempre alla ricerca di pezzi antichi e di monete “limited edition”, coniate in occasioni commemorative particolari.

Tuttavia, tutt’oggi, circolano esemplari che per vari motivi avrebbero un valore notevole. Non è infatti raro che un semplice euro valga un mucchio di soldi. Chi poi ha conservato alcuni pezzi delle vecchie lire, farebbe bene a farle esaminare da qualche esperto in materia perché ve ne sono alcune che oggi possiedono un valore stratosferico. Nelle prossime righe esamineremo un caso un po’ particolare. Non parleremo infatti di monete in senso stretto. Il presente articolo interesserà i più conservatori, coloro che non amano disfarsi degli oggetti, anche quando questi sono ormai superati e non servono più.

Chi si ricorda il gettone? Ecco cos’era e a cosa serviva

I quarantenni di oggi sicuramente si ricorderanno dei gettoni. Negli anni ’80 non c’erano ancora i cellulari e se si voleva telefonare quando si era fuori casa – o se non si aveva un apparecchio telefonico in casa – si utilizzavano i telefonici pubblici. Questi, erano posti all’interno di apposite cabine distribuite in vari punti delle città ed anche all’interno dei bar.

I gettoni vennero creati dalla Stipel nel 1927. I primi esemplari, fatti di ottone o alpacca, erano usati unicamente a scopo dimostrativo alla Fiera Campionaria di Milano. Fino al dopoguerra, questi gettoni erano diffusi soltanto in alcune zone. Inoltre, avevano un aspetto tra loro molto diverso. A partire però dagli anni ’50, si assistette al “boom” di questi piccoli oggetti. Inoltre, ci fu anche una ricerca di uniformità estetica per questi oggetti. Tutti i gettoni che vennero coniati tra il 1959 e il 1980, presentano 4 scanalature e, su una delle due facce, sono riportate 4 cifre che indicano, rispettivamente, anno e mese di produzione.

Beati i fortunati che hanno conservato questo gettone telefonico e non solo monete

Chi ha conservato alcuni gettoni, farebbe bene a rovistare in fondo ai cassetti. Ve n’è infatti uno che vale parecchi soldi. Nello specifico, ci riferiamo al gettone 7903. Ovvero, il gettone che venne prodotto nel mese di marzo (la cifra 03) dell’anno 1979 (il numero 79). In particolare, parrebbero essere molto interessanti gli esemplari coniati da URMET – COSTRUZIONI. È facile riconoscerli perché riportano la sigla UT. Questi esemplari, se tenuti in perfette condizioni, valgono 15 euro circa. Se invece i pezzi risultano rovinati o graffiati, allora il valore scende in proporzione al grado di usura. Ecco quindi perché definiamo beati i fortunati che hanno conservato questo gettone telefonico.

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Potranno rimpolpare il conto corrente con ben 80.000 euro i fortunati che hanno conservato questa moneta delle vecchie lire

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