Attenzione perché bere questa comunissima bevanda può portare a demenza e ictus secondo la scienza

caffè

Il caffè è tra le bevande più apprezzate al mondo. Tuttavia, con un consumo globale di oltre nove miliardi di chilogrammi all’anno, è fondamentale comprendere le potenziali implicazioni per la salute. Per esempio, questa famosissima bevanda che consumiamo a litri rappresenta un grosso problema per l’osteoporosi, come visto in un articolo precedente.

A fronte delle numerosissime ricette e versioni che riguardano il caffè, si susseguono gli studi scientifici che ne sottolineano la pericolosità con consumi elevati.  Il caffè infatti contiene caffeina, uno stimolante del sistema nervoso centrale. Bisogna fare attenzione perché bere questa comunissima bevanda può portare a demenza e ictus secondo la scienza.

Demenza e ictus

La demenza è una condizione degenerativa del cervello che colpisce la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Viene diagnosticata a circa 50 milioni di persone in tutto il mondo.

L’ictus è una condizione in cui l’afflusso di sangue al cervello viene interrotto, con conseguente carenza di ossigeno, danni cerebrali e perdita di funzionalità. A livello globale, un adulto su quattro di età superiore ai 25 anni avrà un ictus nel corso della sua vita. I dati suggeriscono che 13,7 milioni di persone avranno un ictus quest’anno con 5,5 milioni di morti come risultato.

In un articolo del 2010 (Esckelinen MH and Kivipelto M), i ricercatori ipotizzavano un ruolo di protezione del caffè da demenza e Alzheimer. In particolare l’effetto di protezione si verificava con una quantità di caffè compresa tra le 3 e le 5 tazze al giorno. Questi dati contrastano in maniera decisiva rispetto ai risultati ottenuti nel recentissimo studio di cui parleremo nel prossimo paragrafo.

Attenzione perché bere questa comunissima bevanda può portare a demenza e ictus secondo la scienza

In uno studio pubblicato nel mese di giugno 2021 (Pham K et al, 2021), si è scoperto che un elevato consumo di caffè è associato a un volume del cervello più piccolo. Questo significa che, le persone che bevono 6 o più tazze al giorno di caffè, hanno un rischio aumentato del 53% di sviluppare demenza e un rischio maggiore di ictus.

Non è questa la sede di discussione su quale dei due studi sia più attendibile. In questo caso sottolineiamo però che i due effetti contrapposti sembrerebbero associati a diverse quantità di caffeina assunta e che quindi i due studi sembrerebbero completarsi.

Quel che possiamo suggerire, come al solito, è la moderazione. Sebbene i meccanismi esatti non siano noti, una cosa semplice che possiamo fare è mantenerci idratati e ricordarci di bere un po’ d’acqua insieme a quella tazza di caffè.

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