Attenzione a questa lettera dell’INPS che desta sconforto nei pensionati e disabili distratti

Inps

La mancanza di attenzione può diventare un serio problema, una distrazione potrebbe addirittura vanificare i sacrifici fatti per ottenere il riconoscimento di un nostro diritto. Tralasciare comunicazioni o dimenticare di controllare l’email, non fornire le informazioni richieste potrebbe procurare un po’ di grattacapi. Talvolta anche la paura di truffe online induce tantissimi utenti a non aprire una mail veritiera alla quale dovremmo fornire dei riscontri urgenti ed importanti. Infatti determinate prestazioni erogate dall’INPS richiedono che il soggetto beneficiario dimostri di non possedere un reddito superiore al limite previsto dalla legge. Quando l’INPS rileva delle mancanze provvede ad inviare dei solleciti che se rimangono inevasi possono determinare la sospensione o la revoca dei benefici.

Ma come comunica l’Istituto di Previdenza Sociale?

Per non cadere non confondere le comunicazioni autentiche dell’INPS è importante sapere come comunica l’Istituto. I canali utilizzati dall’INPS sono comunicazioni verso la PEC fornita dall’utente, avvisi nell’area riservata MyINPS, documentazione digitale in Cassetta postale online, lettere in formato cartaceo. Nonché SMS che, si badi bene, non contengono mai link da cliccare. Ma semplicemente sollecitano ad effettuare un’azione mediante i servizi online INPS con le proprie credenziali.

È importante pertanto diffidare da comunicazioni che richiedono l’apertura di link, in quanto possono essere un tentativo di truffa, come in questo caso. Infine l’Istituto in determinate ipotesi può contattare anche mediante una chiamata telefonica. In particolare soltanto nei casi di prenotazione dell’accesso agli sportelli con ricontatto telefonico o di operatori di Contact center per le campagne relative alle visite di revisione.

Attenzione a questa lettera dell’INPS che desta sconforto nei pensionati e disabili distratti

Ma quali sono le lettere che potrebbero gettare nello sconforto tanti pensionati se rimangono nella cassetta postale? Come accennato sopra, per le prestazioni assistenziali d’invalidità civile e l’assegno sociale, i beneficiari hanno l’obbligo di comunicare all’INPS la propria situazione reddituale.

In particolare per la pensione d’inabilità, ai ciechi civili, ai sordi, per l’assegno mensile di assistenza e per l’assegno sociale. Tuttavia ben potrebbe accadere di dimenticare tale adempimento. In questo caso è importante non sottovalutare i solleciti in arrivo dall’INPS e prestare attenzione a questa lettera che potrebbe riservare brutte sorprese. Ad esempio con questo messaggio l’INPS aveva avvisato circa 60.000 soggetti rimasti inerti alla comunicazione dei redditi del 2017. La conseguenza per molti oltre al fermo della pensione è stata l’addebito delle pensioni ricevute fino al 2021.

Pertanto, tale lettera potrebbe arrivare per il controllo dei successivi anni. Attenzione a questa lettera dell’INPS. Infatti è bene sapere quindi che non rispondere ad un invito dell’INPS può comportare la sospensione e la successiva revoca della prestazione economiche in godimento. Esattamente com’è accaduto per quanti non hanno adempiuto all’invito della Campagna RED Italia Ordinaria 2021 per i redditi del 2020, entro il 21 marzo 2022.

Allo stesso modo, coloro che hanno richiesto l’invalidità o l’accompagnamento dovranno prestare attenzione alla ricezione dei verbali che perverranno dall’Ente per il relativo riconoscimento. In tali casi, gli interessati, in caso di esito sfavorevole hanno un termine di 6 mesi per proporre ricorso innanzi all’Autorità giudiziaria. Altrimenti, dovrà ripetersi nuovamente tutto l’iter.

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