Arriva il BTP Italia con cedola garantita all’1,60%, mentre questi titoli di Stato hanno guadagnato più del 5% in pochissimi giorni

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Nella giornata di ieri, il Tesoro ha comunicato al mercato quale sarà la cedola minima garantita del nuovo BTP Italia. Il tasso cedolare reale lordo sarà dell’1,60%, che potrà essere confermato o aumentato all’apertura della quarta giornata di emissione. Ossia al termine del periodo di collocamento dedicata ai risparmiatori individuali e affini.

L’emissione del bond avrà inizio lunedì 20 giugno e terminerà mercoledì, salvo chiusura anticipata. Al riguardo, il codice ISIN assegnato al titolo per la prima fase è: IT0005496994. I vantaggi del nuovo titolo di Stato vanno oltre la cedola minima garantita. Vediamo cos’altro riserva il bond. Dunque, arriva il BTP Italia con cedola garantita all’1,60% e doppio premio fedeltà.

In merito al BTP Italia 2030

Il titolo è indicizzato al tasso d’inflazione italiana, l’indice FOI senza tabacchi. Lo stesso MEF ha chiarito che quest’indice partirà da 109,72 alla data di regolamento e godimento dell’obbligazione. Pertanto, i futuri rialzi dei prezzi al consumo saranno considerati a partire da questo dato. Il BTP ha data godimento 28 giugno 2022 e quella di scadenza al 28 giugno 2030. Le cedole sono corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale, per tener conto dell’inflazione del periodo.

Infine, sono previsti due premi fedeltà, uno alla data del 28 giugno 2026 e uno a scadenza finale. Alla scadenza intermedia il premio sarà pari allo 0,40%, mentre a scadenza allo 0,60% (del capitale investito non rivalutato). I premi fedeltà saranno corrisposti solo ai risparmiatori che acquistano in collocamento e terranno il bond fino alle rispettive date.

Arriva il BTP Italia con cedola garantita all’1,60%, mentre questi titoli di Stato hanno guadagnato più del 5% in pochissimi giorni

Intanto nelle ultime sedute di questa settimana si è assistito a un ridimensionamento dei rendimenti. Ad esempio, quello sul decennale è passato dall’apice del 4,279% di martedì 14 al 3,674% di venerdì (chiusura).

Non sappiamo se si tratta di un’inversione vera e propria oppure di un semplice storno momentaneo. La conseguenza più diretta è stata che i prezzi dei bond hanno recuperato una piccola parte del (tanto) terreno perso in questi mesi.

A beneficarne di più sono stati, come sempre, i c.d. titoli lunghi. Si tratta di bond che a scadenza possono anche far guadagnare fino al 10 o 20 o 30%.

Si tratta comunque di titoli molto speculativi, quindi adatti a investitori con elevata propensione al rischio. Oppure per i cassettisti di lungo termine, a patto di essere certi dei tempi d’attesa e d’investire solo piccole quote del proprio capitale.

Approfondimento

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