Anche senza versare 5 anni di contributi spettano almeno 468 euro alle casalinghe che presentano domanda 

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Il lavoro di chi si occupa quotidianamente della casa e del nucleo familiare è senz’altro fondamentale per la serenità di tutti i suoi componenti.

Proprio per questo ad esempio è prevista l’assicurazione obbligatoria per chi gratuitamente e senza vincolo di subordinazione si occupi quotidianamente dell’ambiente domestico e della famiglia. Grazie infatti alla polizza casalinghe, in caso di infortunio, si potrà avere anche una rendita fino a 1.454 euro. Il nostro legislatore, in virtù dell’importante ruolo svolto da casalinghe e casalinghi, ha previsto il cosiddetto Fondo casalinghe.

Questo eroga a favore dei suoi iscritti che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari la pensione d’inabilità e di vecchiaia. L’importo della pensione sarà quantificato in base al calcolo contributivo. I requisiti necessari per ottenerla sono il versamento di almeno 5 anni di contributi. La pensione di inabilità, viene inoltre concessa, fermo restando il requisito contributivo, qualora sia intervenuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere una qualsiasi attività lavorativa.

Mentre la pensione di vecchiaia potrà essere erogata a partire dal 57°anno d’età. Tale pensione prescinde dal compimento dei 65 anni d’età, ma viene liquidata se l’importo risulti almeno pari all’ammontare dell’assegno sociale.

Anche senza versare 5 anni di contributi spettano almeno 468 euro alle casalinghe che presentano domanda

Potranno iscriversi al Fondo coloro che hanno un’età compresa tra i 16 e i 65 anni e svolgono un lavoro domestico per il proprio nucleo familiare. Per quanto riguarda gli importi da versare, non esiste un importo stabilito. Ma esiste un minimo di circa 26 euro mensili, quindi con un importo di circa 310 euro si versa un anno di contributi.

Tuttavia non tutte le casalinghe o casalinghi hanno la possibilità di versare i relativi contributi. Quindi sono in tanti a chiedersi se anche senza versare 5 anni di contributi potranno ottenere una pensione. La risposta è affermativa. Pertanto chi non ha versato i contributi o questi non coprono i 5 anni richiesti dalla legge, potrà ottenere la pensione sociale, anzi l’assegno sociale.

Si tratta in particolare di una prestazione assistenziale che si riconosce ai cittadini che percepiscono un reddito inferiore a determinate soglie previste dalla legge. Nel 2022 l’assegno sociale corrisponde ad euro 468,10. La soglia reddituale richiesta da non superare è di euro 6.079,45. Mentre se il soggetto è coniugato la soglia da non superare è di 12.158,90. In questo caso però cambia anche il requisito anagrafico che viene elevato a 67 anni d’età. In entrambi i casi non è concessa la pensione ai superstiti.

Approfondimento

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