Allontanare naturalmente vespe e calabroni che tornano in primavera con questa resistente pianta sempreverde che i Giapponesi venerano

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L’ingresso della primavera porta nuova vita alla natura: da un lato le piante si caricano di fiori, dall’altro molti animali escono dal letargo. Tra loro vi sono anche le vespe e i calabroni, due insetti particolarmente temuti e odiati. Spesso si creano delle trappole, ma in realtà potremmo cercare semplicemente di non farli avvicinare alla nostra casa senza ucciderli. In che modo? Coltivando una pianta dal particolare odore che risulterebbe loro sgradito.

Molto spesso parliamo di vespe, calabroni e api senza distinguerli. Le vespe sono di un giallo più vivido rispetto alle api e hanno un corpo più lungo e affusolato, il cosiddetto vitino da vespa appunto. I calabroni invece hanno un colore tendente al rossiccio marrone e un corpo più tozzo e grande: misurano tra i 2 e i 3 cm. Qualcuno tende a scambiarli col bombo, in realtà quest’insetto ha un un corpo più rotondeggiante coperto interamente da peluria gialla e nera. È un ottimo impollinatore, così come le api, e non sarebbe particolarmente aggressivo.
Lo sarebbe meno di vespe e calabroni. Ricordiamoci che a differenza delle api, che perdono il pungiglione e muoiono in seguito alla puntura, loro no e possono attaccarci più facilmente quindi e anche più volte.

Come allontanare naturalmente vespe e calabroni che tornano in primavera

La loro puntura comporterebbe gonfiore, bruciore e prurito. Nel caso di soggetti allergici potrebbero presentarsi complicazioni.
Normale dunque voler evitare un contatto ravvicinato con questi insetti e possibili punture. In loro presenza è consigliabile non infastidirle e non agitarsi, ignorandole potrebbero non reagire. Qualora trovassimo un nido meglio rivolgersi a professionisti e non improvvisarsi a rimuoverlo, in sua difesa potrebbe intervenire uno sciame intero.
Questi insetti hanno un’aspettativa di vita breve, scompaiono infatti nei mesi freddi per ricomparire in quelli miti . Muoiono in inverno, ad eccezione della regina che va in letargo e si risveglia in primavera, periodo in cui depone le uova e dà vita a una nuova colonia.
Come tutti gli animali anche vespe e calabroni servono all’interno dell’ecosistema, infatti uccidono insetti nocivi per l’agricoltura. Dunque piuttosto che combatterli con metodi dannosi converrebbe prima provare quelli soft. Per tenerli lontani da abitazione e giardino potremmo coltivare una pianta che loro sembrerebbero odiare. Si tratta della pianta di Canfora, quella di cui si ricava l’omonima sostanza, ossia la Cinnamomum Camphora. Ogni pianta ha delle proprietà particolari, ad esempio alcune purificano l’aria .Questa invece ha un odore aromatico che infastidirebbe calabroni e vespe.

Facile da coltivare l’albero di Canfora sacro in Giappone

La pianta di Canfora rientra tra i cosiddetti Hibakujumoku, ossia alberi bombardati. Si tratta di esemplari sopravvissuti o rinati in seguito all’esplosione della bomba di Hiroshima e oggetto di venerazione. L’albero di Canfora sarebbe proprio per questo motivo considerato un simbolo di vita in Giappone.
Si tratta in effetti di una pianta
perenne, sempreverde, resistente e che richiede poche cure.
Oltre ad allontanare naturalmente vespe e calabroni che tornano in primavera, è anche ornamentale. Infatti raggiunge un’altezza di una decina di metri e ha una chioma molto fitta, utile anche per creare zone d’ombra in giardino.
Il periodo per piantarla o metterla a dimora è la primavera. Va posizionata in una zona soleggiata o semi ombreggiata.
Si adatta ai vari terreni purché contenenti materiali drenanti che evitino il ristagno di acqua. Il marciume radicale è l’unico malanno che teme. Non richiede irrigazioni, se non nei primi periodi e in quelli più aridi.
Sopporta generalmente anche le temperature al di sotto dello
zero
, sarebbe consigliabile però difenderla con della pacciamatura sul terreno.
Poiché conterrebbe una sostanza velenosa sarebbe bene prestarvi attenzione nel maneggiarla e non farvi avvicinare animali e bambini.
Potremmo dunque aver trovato il rimedio naturale definitivo per vespe e calabroni, mentre contro le formiche dovremmo provare altro.

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