Allarme lockdown energetico ora l’Italia rischia le serate al buio

Roberto Cingolani

Il preoccupante rimbalzo del prezzo del gas ci sta portando verso il lockdown energetico con una situazione senza precedenti. Il costo dell’energia ha raggiunto livelli inaccettabili ed è destinato a crescere ulteriormente nelle prossime settimane. Il ministro per la Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha ammesso: “il gas a 300 euro per megawattora è una roba senza precedenti che impatta enormemente sulla manifattura, sulle bollette di tutti”. Vediamo le previsioni uscite oggi con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

I serbatoi del gas sono vuoti

Allarme lockdown energetico ora l’Italia rischia le serate al buio. A lanciare l’allarme sul lockdown energetico è però EntsoG, che nel suo Winter Supply Outlook punta il dito sui bassi livelli di stoccaggio di gas in Europa e la tendenza alla ulteriore riduzione per la produzione interna europea. Mancherebbero 6 miliardi di metri cubi di gas, rispetto al 2020, ma sono di più se ci aspettasse un inverno davvero rigido. Ad accumulare forniture di gas sono stati la Cina e anche il Brasile. La scarsità di materie prime porta a un rallentamento della produzione su scala globale. Ma aumentano anche il costo della manodopera e dei trasporti. Dovuto soprattutto al caos derivante dalle restrizioni anti Covid, che in certe aree non possono essere eliminate.

Però mica tutti piangono

A parte le diatribe su chi debbano essere i fornitori e sulla politica estera applicata ai gasdotti, basta guardare il grafico stampato oggi sulla newsletter di Pictet, per rendersi conto che in Europa mica tutti piangono. Non tutti i Paesi Europei sono dipendenti dal gas come l’Italia. La Francia produce quasi il 70% della sua energia grazie alle centrali nucleari, seguono gli impianti idroelettrici e l’energia eolica. Noi invece siamo dipendenti per metà del fabbisogno dal gas, per il 25% circa da energia idroelettrica ed eolica. Vento e rinnovabili crescono ma non abbastanza. Anche la Spagna ha ridotto il consumi di gas al 25%. La Svizzera invece ha ridotto a tre le materie prime energetiche, il petrolio è quasi a zero e il gas proprio non lo usa. Più della metà dell’energia proviene da centrali idroelettriche, segue il nucleare.

La stangata in arrivo per le famiglie

Allarme lockdown energetico, ecco cosa ci aspetta da qui a fine anno. Ha ragione Cingolani di essere preoccupato. Un bel reset sui fornitori ci vorrebbe anche da noi. Si rischiano aumenti molto forti sui prezzi di tutti i beni  e sulla spesa delle famiglie italiane. I prezzi del gas che oscillavano di 6 euro al mese, oggi crescono di 20 euro al giorno.  I Rincari a tre zeri del gas stanno minando la catena produttiva in vari Paesi e si comincia anche da noi. Le aziende si fermano, per esempio, nella trasformazione dei prodotti agricoli. Si teme possa accadere qualcosa di simile a quanto successe nel 1973 quando a mancare fu il petrolio. Ma oggi la situazione è molto peggio, perché dalle case alle scuole fino ai negozi, dagli uffici e nelle fabbriche, non abbiamo più niente di meccanico. Tutto è digitale e senza corrente non funziona.

Allarme lockdown energetico ora l’Italia rischia le serate al buio

Il Governo Draghi ha stanziato circa 10-15 miliardi di euro per ridurre i costi in bolletta per le famiglie con reddito basso e per le piccole e medie imprese che consumano meno di 16 kw/h. Ma è già chiaro che non basterà. Se Palazzo Chigi fosse guidato dal buon senso, progetterebbe subito alcune ore di blackout energetico concordato e per tutti, una volta alla settimana, invece di rovinarci il Natale con i nuovi prezzi dell’energia dell’ARERA e bollette di luce e gas con costi proibitivi. E qualche serata al buio, ma a sorpresa.

Consigliati per te