A cena con le balene, per salvaguardare il mare

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Forse non tutti sanno che per salvaguardare gli ecosistemi marini, adesso possiamo contribuire anche andando a cena fuori. Si tratta di una delle curiosità di questa estate di vacanze soprattutto italiane. Come la possibilità di prenotare ombrellone e drink prima di scendere in spiaggia, direttamente da casa o dall’albergo, senza creare assembramenti (su safesummer.it). Ma ecco come si fa ad andare a un pick-fish o a una cena con le balene, per salvaguardare il mare e sostenere il consumo di pesce responsabile.

Il pesce, questo sconosciuto

In Europa, oltre il 30% del pesce viene mangiato al ristorante. Delle 500 specie mediterranee commestibili, ne mangiamo al massimo 40. Per riscoprire le specie ittiche locali meno conosciute, gli chef dei Relais & Chateaux hanno aderito alla campagna Fish Unknown, realizzata insieme alla onlus Ethic Ocena, impegnata a salvaguardare gli ecosistemi marini. Ecco perché al posto di salmone, tonno e gamberi, super sfruttati nel menu dei ristoranti di questa catena alberghiera, ci sarà spazio per sgombri, acciughe, molluschi e pesci meno nobili. Lo chef Loris Indri dell’Hotel Londra Palace di Venezia, prepara un curioso pic-fish in terrazza. Lo chef Eduardo volo del Caesar Augustus di Anacapri, veste i pesci pescati con tecniche sostenibili con le verdure dell’orto dell’albergo. Anche l’hotel Plaza et de Russie di Viareggio ha aderito alla campagna che sostiene anche l’allevamento di pesci con tecniche sostenibili.

Cena con le balene, per salvaguardare il mare

Sabato 18 luglio e il 22 agosto, invece, si terrà una cena emozionale con balene all’Acquario di Genova. Servita nel padiglione dei cetacei, con balenottere e delfini che nuotano nella parete vetrata lunga 24 metri. Il menu di mare e della terra ligure è accompagnato dalle note di una soprano e dai racconti di un biologo che spiega le curiosità sui cetacei che si ammirano seduti a tavola.

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