30.000 euro di multa e 18 mesi di reclusione per chi tiene questo odioso comportamento e chi chiamare se lo vediamo

maltrattamento

Ogni giorno, uscendo di casa, possiamo vedere molti comportamenti scorretti. Persone che gettano oggetti, come sigarette esaurite, sulla strada pubblica oppure sulle spiagge. Persone che urlano e schiamazzano per le strade anche durante la notte. Oppure ancora, basta prendere l’automobile per accorgersi di moltissime infrazioni al Codice della Strada. Molte, fortunatamente, sono piuttosto banali e non mettono a serio rischio la salute delle persone. Altre, invece, meno diffuse, sono molto più gravi e mettono a rischio la sicurezza degli utenti della strada e il buon funzionamento della circolazione stradale.

Tra i molti comportamenti maleducati e scorretti a cui assistiamo tutti i giorni, possiamo individuarne alcuni particolarmente odiosi. Comportamenti, cioè, così riprovevoli che la legge li considera veri e propri reati. Non basta sanzionarli come illeciti amministrativi, come fa con le infrazioni stradali o la dispersione di oggetti sul suolo pubblico. Per i comportamenti più odiosi interviene il codice penale che punisce il colpevole con multa e reclusione.

Un’attenzione maggiore negli ultimi anni

L’articolo 544 ter del codice penale punisce con 30.000 euro di multa e 18 mesi di reclusione chi maltratta gli animali. Negli ultimi anni, infatti, è aumentata l’attenzione per temi quali l’ambiente e la tutela degli animali. Tanto che nel febbraio 2022 il Parlamento ha modificato la Costituzione. Negli articoli 9 e 41, infatti, ha introdotto i principi di tutela dell’ambiente e degli animali. Ora la Costituzione tutela espressamente l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni. Allo stesso modo, prevede che l’iniziativa economica non possa provocare danni alla salute e all’ambiente. Infine, tutela espressamente gli animali.

La Costituzione, così come la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, partono dal presupposto che gli animali siano esseri senzienti. In quanto tali, hanno diritto e bisogno di tutela. Questa tutela possiamo vederla, intanto, proprio dal codice penale. L’articolo 544 ter punisce molto severamente chi maltratta un animale. Come visto, la pena arriva a 30.000 euro di multa e fino a 1 anno e mezzo di reclusione. Non solo, ma se dal maltrattamento deriva la morte dell’animale, la legge aumenta queste pene di 1/3. La Cassazione nel 2018 ha anche precisato che, per aversi questo reato, non è necessaria l’identificazione dell’animale. È sufficiente la certezza del reato.

30.000 euro di multa e 18 mesi di reclusione per chi tiene questo odioso comportamento e chi chiamare se lo vediamo

Se assistiamo a questo tipo di reato possiamo rivolgerci a qualsiasi autorità di sicurezza pubblica. Infatti, l’articolo 544 ter è un reato a procedibilità d’ufficio. Questo significa che non serve una denuncia, ma è sufficiente la notizia di reato perché i magistrati inizino ad indagare. Ancora più semplicemente, è sufficiente che il privato avvisi Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza o qualsiasi altra autorità di pubblica sicurezza. Queste autorità provvederanno a trasmettere la notizia di reato al Tribunale e sarà il Pubblico Ministero, di propria iniziativa, a far partire le indagini.

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