3 cose da fare subito per sapere se la tua banca è a rischio fallimento e se puoi perdere tutti i risparmi di una vita

3 cose da fare subito per sapere se la tua banca è a rischio fallimento

Il pensiero di perdere i propri soldi messi da parte con tanti sacrifici terrorizza chiunque. Ecco perché è importante per tutti conoscere delle regole base per non correre inutili e gravi rischi. Ecco 3 cose da fare subito per sapere.

Non solo l’attuale situazione economica alquanto complicata per tantissime famiglie italiane ma anche le ultime notizie del settore bancario, hanno messo in allerta tantissimi cittadini. Sono in tanti infatti che preferiscono tenere i propri soldi in banca investendoli in titoli o obbligazioni piuttosto che in immobili. Proprio costoro si chiedono se i propri risparmi siano al sicuro. Ma a tranquillizzare gli animi è intervenuta anche la Federazione autonoma bancari italiani secondo cui gli Istituti di credito italiani sono i più solidi.

Tale affermazione si basa su dati estremamente importanti. Ovvero, un indice di liquidità al 176%, un grado di qualità del patrimonio al 16,2% e il livello di redditività che sfiora il 9%. Ma dati a parte, non tutti sono in grado di valutare quale sia la banca migliore dove depositare e/o investire i propri risparmi. Spesso le notizie che si sentono possono essere fuorvianti e incutere terrore, ecco perché è fondamentale attingere informazioni da fonti attendibili.

3 cose da fare subito per non sbagliare

Se intendiamo affidare i risparmi o li abbiamo già depositati presso un determinato Istituto bancario ci sono 3 cose da fare subito per dormire serenamente. La prima cosa sicuramente più semplice da fare è verificare presso siti accreditati se la banca prescelta è sicura. In base ad esempio alla fiducia che investitori ed analisti ripongono nei confronti dell’Istituto. In particolare, in base all’andamento favorevole o meno dei titoli e delle obbligazioni acquistati dagli investitori riferibili alla banca, potremmo capire quanto questa sia ritenuta sicura.

Una seconda cosa importante, soprattutto se abbiamo investito parte dei nostri soldi, è verificare se questi siano stati immessi in fondi o prodotti similari. Nonchè in società che gestiscono risparmi.

Questi sono soggetti giuridici diversi rispetto alla banca, pertanto se quest’ultima è in cattive acque ciò non indica che lo sia anche l’investimento e viceversa. Terza cosa, per essere ancora più certi, si possono verificare diversi indici di imposti dalla BCE che impongono i requisiti minimi di capitale necessari per evitare fallimenti. Il CET 1, Common Equity Tier 1 è l’indice che misura la solidità bancaria. Questo valore più sarà elevato rispetto a quello assegnato dalla BCE, più la banca sarà solida.

C’è sempre il cuscinetto

Ad ogni modo il nostro sistema bancario prevede un fondo di garanzia, ovvero il Fondo Interbancario di Tutela di Depositi. In particolare i soldi depositati sul conto corrente sono coperti fino a 100.000 euro per ogni singolo depositante. La garanzia copre inoltre gli assegni e i titoli ad essi assimilati, nonché certificati di depositi e libretti di risparmio nominativi e conti di deposito. Pertanto se hai più di 100.000 euro sul conto, per non rischiare, è consigliabile portare l’eccedenza in un’altra banca o investire in qualche altra cosa. Non investire tutto in unico strumento finanziario riduce i rischi e diversificando, facendosi consigliare da un esperto, sicuramente riesce a mitigare il rischio complessivo.

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