12 alimenti che migliorerebbero l’ossigenazione del cervello allontanando lo spettro delle malattie

cibi

Il rapporto tra cibo e cervello starebbe alla base della vita umana come la conosciamo oggi. Il cibo influirebbe sui processi cerebrali in diverse maniere. Regolerebbe i neurotrasmettitori, le trasmissioni sinaptiche, modificherebbe le membrane cellulari e i modi in cui vengono inviati i segnali nervosi. Gli alimenti hanno sul cervello effetti positivi e negativi. Se eccediamo con gli zuccheri, per esempio, gli sbalzi della glicemia potrebbero incidere sul nostro umore. L’ansia potrebbe aumentare quando esageriamo con la caffeina. Quando il nostro stile di vita si caratterizza per una dieta ricca di grassi saturi, i substrati molecolari legati al processo cognitivo potrebbero ridursi portando a disfunzioni di tipo neurologico.

Ma se ci mettiamo a dieta senza ottenere risultati, il problema risiederebbe nella gestione delle calorie da parte dell’organismo. Mangiando di meno, l’organismo andrebbe in modalità risparmio. A deciderlo sarebbe l’ipotalamo, cioè i neuroni della fame. Si tratterebbe di una centralina che si attiva con il cibo e che si blocca con la dieta. Lo ha chiarito uno studio inglese alla ricerca di nuove terapie contro l’obesità, le connessioni tra intestino e cervello sarebbero molto fitte. La salute di questi due organi sarebbe interdipendente.

Collegamenti tra le 2 centraline che fanno funzionare l’organismo

La comunicazione tra intestino e cervello sarebbe costante. Mangiare cibi ricchi di grassi e zuccheri raffinati potrebbe far felice il cervello nel breve periodo. Il cattivo umore potrebbe momentaneamente sparire con il cibo spazzatura, ma sarebbe un rimedio iniquo. Nel momento in cui con le nostre abitudini alimentari andiamo a intaccare il microbiota intestinale, tutto l’organismo riceverebbe danni incalcolabili. E il cervello non sarebbe escluso.

Negli ultimi anni gli studi in materia sono aumentati e la direzione principale è sembrata essere unica. La composizione del microbiota intestinale sarebbe alla base dei problemi neurodegenerativi come il morbo di Alzheimer, alcune forme di autismo, lesioni cerebrali, sclerosi multipla e Parkinson. Un pieno di vitamine B6 e B12, acido folico o vitamina B9 sarebbe fondamentale per il cervello. Queste vitamine sarebbero le nostre armi per limitare il declino mentale e la demenza e per contrastare le malattie.

12 alimenti che migliorerebbero l’ossigenazione del cervello, uno sarebbe fondamentale

L’ossigenazione del cervello dovrebbe sempre essere ottimale per garantire una maggiore funzionalità delle cellule. Quando ci sono problemi di ossigenazione il flusso sanguigno peggiora facendo aumentare i rischi di ictus o ischemie. Il ferro sarebbe il segreto per produrre più emoglobina, cioè l’alimento dei globuli rossi che portano il sangue al cervello.

Attenzione a non interpretare in maniera errata l’importanza degli zuccheri. Il nostro organo pensante si nutrirebbe del glucosio che troviamo nei carboidrati, nei grassi e nelle proteine. Il fabbisogno di glucosio per l’organismo è di 200 g al giorno, lui ne consumerebbe da solo 120 g. Per fare in modo che la nutrizione di quest’organo sia ottimale dovremmo consumare fonti naturali di glucosio. Cipolle, rape, miele e sciroppo d’acero, kiwi, uva e datteri sono gli alimenti a cui affidarci. La barbabietola rossa, per esempio, conterrebbe il 31% di tutto il glucosio necessario per affrontare la giornata. I cibi integrali come pasta e riso, avena e germe sarebbero tutte fonti portentose di vitamina E. Mangiare questi 12 alimenti che migliorerebbero l’ossigenazione del cervello sarebbe un buon punto di partenza per garantire a lungo la nostra salute mentale.

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