I cinque punti cardine della prevenzione dell’osteoporosi che tutti dovrebbero conoscere

osteoporosi

L’osteoporosi è una malattia cronica che causa l’aumento della fragilità ossea e dunque del rischio di fratture.

Secondo le stime più recenti, in Italia ne sono affetti 1 donna su 3 oltre i 50 anni e 1 uomo su 8 oltre i 60.

Rappresenta ormai un problema sociale sentito. Anche perché le cure disponibili non permettono di curare la malattia, ma solo di rallentarne o fermarne la progressione.

Proprio per questo la prevenzione ricopre un ruolo di primo piano. La prevenzione agisce sui fattori di rischio acquisiti e modificabili, che influenzano la salute delle ossa per il 50%.

La SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro) ha individuato i cinque punti cardine della prevenzione dell’osteoporosi che tutti dovrebbero conoscere per ridurre l’incidenza della malattia. 

Queste misure di prevenzione sono efficaci se intraprese a partire dalle prime decadi di vita e prima dell’insorgenza della malattia. Quando ormai si è instaurata, ad un cambio di stile di vita bisogna associare un’adeguata terapia farmacologica prescritta dal medico curante.

I cinque punti cardine della prevenzione dell’osteoporosi che tutti dovrebbero conoscere

Assumere il fabbisogno quotidiano di vitamina D e calcio

Secondo la SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana) è opportuno assumere dai 500 mg ai 1100 mg di calcio ogni giorno a seconda dell’età e del sesso. Diversi studi hanno messo in evidenza che gran parte della popolazione non assume la giusta quantità di calcio, con conseguente aumento del rischio di osteoporosi.

Latte e latticini (eccetto panna e burro) sono la maggiore fonte di calcio nel nostro regime alimentare, anche se non l’unica. Ecco altri 7 ottimi alimenti che traboccano di calcio e anche 5 cibi ricchi di calcio da mangiare come alternativa per chi è intollerante o allergico a latte e formaggi.

Ad esempio, si può assumere anche attraverso alcuni tipi di acqua in particolare, le mandorle, le verdure a foglia verde e i cavoli.

Il pesce, in particolare quello azzurro, è un’altra discreta fonte di calcio.

Ma per assimilarlo è molto importante anche introdurre nel proprio organismo la giusta quantità di vitamina D, 800 UI.

Lo si può fare principalmente con una regolare esposizione al sole, anche di pochi minuti al giorno. In misura minore, si può assumere anche mediante l’alimentazione, mangiando uova, latticini, fegato e pesci grassi.

Fare regolarmente attività fisica

La sedentarietà favorisce l’osteoporosi. L’attività fisica invece stimola il metabolismo, anche quello dell’osso, riducendo il rischio di contrarla.

Mantenere il peso forma

Essere troppo magri (BMI inferiore a 19) o troppo grassi costituisce un fattore di rischio per l’osteoporosi.

Nel primo caso, lo scheletro si indebolisce a causa del carico insufficiente esercitato sullo scheletro. Nel secondo, perché può portare ad ad una diminuzione della vitamina D, assorbita dal tessuto adiposo.

Evitare il consumo di alcol in eccesso 

Ha diversi effetti negativi sulle ossa. Proprio per questo, si raccomanda di non bere più alcol di quanto raccomandato: all’incirca due unità alcoliche al giorno, corrispondenti a 24 g.

Non fumare

I fumatori manifestano un’importante alterazione della MOC, la densità minerale ossea, oltre ad un’alterazione del metabolismo osseo, poiché il fumo stimola l’attività degli osteoclasti e inibisce quella degli osteoblasti.

Tutti fattori che causano l’aumento del rischio di osteoporosi.

Sia per i fumatori che per gli ex fumatori si verifica un aumento del rischio di qualsiasi frattura, di fino a 1,8 volte per quella al femore.

 

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