Vediamo quando una casalinga ha diritto alla pensione

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Capitava spesso, in passato, che una donna scegliesse di occuparsi dei figli e della casa. Senza svolgere un lavoro retribuito fuori casa. E capitava anche che arrivasse alla soglia dei 67 anni necessari alla pensione di vecchiaia, come donna senza contributi. O almeno con meno dei 20 anni necessari alla pensione di vecchiaia. Una casalinga ha diritto alla pensione? La risposta è che dipende da diversi fattori perchè potrebbe avere diritto a 3 tipologie di quiescenza. Ma vediamo quando una casalinga ha diritto alla pensione.

La donna che ha lavorato poco

Può capitare che una donna, arrivata ad una certa età, decida di smettere di lavorare per dedicarsi alla casa. E arrivi ai 67 anni, quindi, senza lavorare. Ma se nel corso della sua vita ha versato almeno 20 anni di contributi, anche non continuativi, ha diritto alla pensione di vecchiaia. I 20 anni, tra l’altro, potrebbero anche non essere tutti lavorati.

Potrebbe esserci, infatti, il caso della casalinga che ha lavorato per 5/6 anni e decide di raggiungere i 20 anni necessari con contributi volontari. O da riscatto. In questo caso a 67 anni avrà diritto alla pensione di vecchiaia. E se ha contributi versati prima del 1996 avrà anche l’integrazione al trattamento minimo. Ricordiamo, per completezza di informazione, che in alcuni casi la pensione di vecchiaia si può ottenere anche con 15 anni di contributi.

Il Fondo per le casalinghe

La casalinga può avere diritto ad una pensione anche se non ha mai lavorato. A patto che si sia iscritta al Fondo casalinghe che l’INPS ha istituito nel 1996. Se la donna ha versato almeno 5 anni di contributi in questo fondo ha diritto ad una pensione. A 57 anni se la pensione di cui ha diritto ha un importo di almeno 702 euro al mese (1,5 volte l’assegno sociale INPS).

In alternativa potrà accedere a 65 anni, a prescindere dall’importo. Ovviamente con soli 5 anni versati al minimo la pensione che si matura ha un importo molto, molto basso.

Vediamo quando una casalinga ha diritto alla pensione

La casalinga potrebbe avere diritto ad un trattamento pensionistico a 67 anni anche nel caso non abbia versato contributi in alcun modo. Ovvero senza aver lavorato e senza aver versato nel Fondo casalinghe. Potrebbe, infatti, richiedere l’assegno sociale a patto che i suoi redditi sommati a quelli dell’eventuale coniuge non superino i limiti stabiliti annualmente dalla Legge.

Difficilmente una donna che ha un marito che lavora o percepisce la pensione avrà diritto all’assegno sociale. Ma è da sottolineare che se perdesse il marito potrebbe richiedere la pensione di reversibilità. Alla vedova, infatti, con o senza diritto alla pensione diretta, viene riconosciuta una pensione indiretta. La quota spettante è pari al 60% di quanto percepito dal coniuge defunto in vita.

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