Utilizzare il conto corrente di un familiare, un parente o di un’altra persona è legale?

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Utilizzare il conto corrente di un familiare, un parente o di un’altra persona è legale? Posso utilizzare il conto corrente di un familiare (moglie, marito, genitore, figlio), di un parente o di un amico, per fare operazioni bancarie? La domanda è lecita. Fare o ricevere un bonifico bancario, effettuare un versamento su un conto corrente altrui, è una pratica corretta? Insomma, utilizzare il conto corrente di un familiare, un parente o di un’altra persona è legale?

Utilizzare il conto corrente di un familiare, un parente o di un’altra persona è legale?

Immaginiamo di dovere ricevere dei soldi tramite bonifico e volerli fare transitare sul conto di un’altra persona, per esempio figlio o genitore, o coniuge. Oppure di avere dei soldi contanti e di versarli sul conto di un’altra persona. E’ una pratica corretta? Da un punto di vista legale non è una operazione vietata utilizzare il conto corrente di un’altra persona per fare transitare soldi a noi destinati. Non esiste nessuna legge che obblighi la corrispondenza tra beneficiario di una somma di denaro e intestatario del conto.

Il conto corrente è un servizio attivato con un contratto privato tra titolare e banca. L’intestatario è responsabile dell’utilizzo del conto e in quanto tale se questo viene utilizzato per fini legittimi e legali non si incorre in nessuna sanzione.

Non è illecita l’operazione ma lo può essere il fine

Il punto è proprio questo, a che fine si utilizza il conto corrente? Dirottare un bonifico a nostro favore su un conto corrente di un’altra persona di per sé è una operazione legittima. Ma può essere illegittimo il fine, lo scopo con cui si fa l’operazione. Se questa è fatta per occultare movimento di denaro a mio favore, l’operazione può diventare illegale.

L’Agenzia delle Entrate (AdER), attraverso l’Anagrafe dei conti correnti è a conoscenza del movimento di denaro che viene fatto sul conto. Se viene effettuato un bonifico, l’AdER può conoscere chi lo ha effettuato, chi lo ha ricevuto e la somma transitata. Va da sé che se il movimento nasconde qualche illecito fiscale o penale, le due persone, emittente e ricevente il bonifico, ne saranno direttamente responsabili.

Le due problematiche dell’utilizzo di un conto corrente altrui

Fare transitare soldi su un conto corrente altrui espone immediatamente le due persone coinvolte, emittente e beneficiario, a due problematiche diverse ma ugualmente importanti.

Problematica 1. Immaginiamo che l’emittente del bonifico deve versare dei soldi a un creditore (chiamiamolo A). Quindi effettua un bonifico sul conto di una persona diversa da A (supponiamo B). Come fa l’emittente a dimostrare che quel pagamento è per il creditore A e non per B? Questo potrebbe diventare un problema se in un futuro si chiedesse all’emittente del bonifico la prova del pagamento

Problematica 2. Se B si presta a ricevere sul suo conto un bonifico per A, potrebbe poi dover dimostrare il motivo della provenienza della somma. In caso di accertamento da Parte della Agenzia delle Entrate, B dovrebbe giustificare il motivo della ricezione del bonifico. Senza una valida giustificazione l’operazione potrebbe essere classificata illecita, e quindi sanzionata

In conclusione

Non è vietato utilizzare i conti correnti di altre persone. I problemi sorgono ove la finalità dell’operazione possa nascondere ragioni illegittime o illecite. In quel caso il ricevente del bonifico sarebbe oggetto dei controlli e di eventuali sanzioni in caso di attività non regolari e legali.

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