Tutti cercano modi per risparmiare sulle bollette di luce e gas in casa, ma attenzione a queste truffe

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Si parla molto di quanto gli ultimi mesi abbiano fatto segnare un aumento del costo della vita. Le famiglie lo hanno conosciuto sulla loro pelle. Tra le variazioni di spesa che gravano di più sul bilancio di ogni nucleo c’è quella relativa alle bollette. Queste sono schizzate a livelli altissimi per effetto dell’andamento dei prezzi delle materie prime sul mercato internazionale. Bisogna dire che, fino al momento, si è registrato l’impegno del Governo per contenere gli effetti di queste dinamiche.

Attenzione a non farsi ammaliare

Per questo tutti cercano modi per risparmiare sulle bollette. Tuttavia, oggi e più di altre epoche, è necessario stare attenti alle truffe. Soprattutto quelle porta a porta di cui molto spesso si è sentito parlare nelle trasmissioni televisive. Brutte storie che, tra l’altro, danneggiano di riflesso l’immagine e complicano il lavoro di chi quel lavoro lo fa onestamente.

C’è il rischio che il fenomeno negativo possa tornare in auge, tenuto conto che persone poco corrette ci potrebbero indurre a firmare dei nuovi accordi con l’inganno. In fondo, di questi tempi, non è difficile far leva su bollette di luce e gas alte promettendo condizioni sensibilmente vantaggiose. E poi magari non è così.

Tutti cercano modi per risparmiare sulle bollette di luce e gas in casa, ma attenzione a queste truffe

Va detto che i promoter porta a porta sono figure professionali che realmente lavorano per conto di aziende che operano sul libero mercato. Anche sui siti di queste ultime, come nel caso dell’Enel, si specifica la presenza di operatori questo tipo.

Tuttavia, si sottolinea come questi dovrebbero presentarsi muniti di tesserino plastificato, logo aziendale, nome e dati di riconoscimento. Si evidenzia che nessuno possa riscuotere denaro. E c’è anche un consiglio prezioso: chiamare subito ad uno dei numeri aziendali qualora si avessero dei dubbi.

In questi casi sarebbe opportuno attuare la sempre buona abitudine, valida per qualsiasi tipo di ambito, di non firmare mai nulla se non si ha contezza di quello per cui ci si sta accordando.

Meglio prendersi del tempo, magari eventualmente farsi lasciare la documentazione e sottoporla all’attenzione di chi ha le competenze per valutarla. Ogni firma sarebbe da apporre solo nel momento in cui si è fatta un’accurata analisi di ciò che prevede un accordo. E attenzione, perché si potrebbe ricevere pressione rispetto all’eventualità che la presunta offerta sia a tempo e a scadenza pressoché immediata. Anche di fronte a questa evenienza, mai cedere subito.

L’altro salvagente è che, qualora si sia caduti nella trappola, si può recedere entro 14 giorni. Ma meglio prevenire. Tutto ciò sta a dimostrazione di come gli inganni si possano subire, per certi versi, alla vecchia maniera e non solo con truffe come quelle che girano su WhatsApp e di cui si parla molto.

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