Tutti guardano al rialzo dei tassi da parte della Banca centrale europea e Lagarde conferma le attese

Ftse Mib Future

Sembrava essere ormai scontato il richiamo, anche solo riferito al prossimo futuro, per il primo rialzo dei tassi. E la Lagarde ha deciso di procedere per quella strada. Nella conferenza stampa di oggi, infatti, il numero uno della BCE ha confermato le attese. In altre parole: a luglio ci sarà il primo rialzo di 25 punti base sui tassi di interesse. Il secondo arriverà già a settembre. Parallelamente, poi, si avrà anche la fine degli acquisti di titoli sui mercati.

Tutti guardano al rialzo dei tassi ma al momento la domanda chiave rimane sempre la stessa, ovvero capire quanto alto sarà, nei prossimi mesi, il livello di aggressività di una strategia che, per forza di cose, deve muoversi su un margine d’azione estremamente sottile. Da un lato, come detto in altre occasioni, la necessità di zavorrare i prezzi in aumento, dall’altra l’altrettanto importante necessità di evitare una recessione proprio in virtù del rialzo delle materie prime. Anche alimentari.

Considerando l’attuale situazione è impossibile negare che l’inflazione continua a correre e il petrolio anche. Perciò tutto fa pensare che questa cavalcata possa continuare per qualche tempo.

Tutti guardano al rialzo dei tassi da parte della Banca centrale europea e Lagarde conferma le attese

Per l’agenzia S&P, e non solo, questo quadro potrebbe rappresentare un’interessante occasione per il settore bancario tricolore. Questo perché, in linea di massima, gli istituti di credito italiani hanno ancora una struttura tendenzialmente vocata al credito. Il primo impatto lo si registra sull’andamento, controcorrente, del settore bancario che, a Piazza Affari, viaggia positivo.

Ma sembra essere una notizia che, per quanto gradita, non smuove l’andamento di una mattinata che, sui mercati, si è consumata al ribasso. Ecco allora spiegato quel -1,9% visto sul Ftse Mib intorno alle 15 circa.

In tutto questo, poi, bisogna sottolineare che allo stato attuale delle cose i mercati temono anche altri fattori. I tagli sulle stime di crescita arrivati nelle scorse ore da OCSE e dalla Banca Mondiale creano nervosismo tra gli operatori. A questo si aggiunga anche l’ultimo salto registrato sulle quotazioni del gas.

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