Tornano per il 2023 i buoni carburante esentasse fino 200 €, ecco come fare per accedere

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I rincari sembrano assillare i consumatori. Aumento dei prezzi di energia e gas, unito a quello degli altri beni di consumo, hanno lo stesso effetto di una tassa invisibile: erodere i risparmi. Per il 2023, però, potremmo avere un’arma in più

Si tratta della misura prevista dal D.L. 5/2023 (il cosiddetto Decreto Trasparenza) e che prevede un benefit erogato tramite voucher destinato all’acquisto di carburante e che non rientrerà come reddito imponibile.

A poterne usufruire, però, saranno esclusivamente i lavoratori dipendenti presso un datore di lavoro privato. Ciò significa che a esserne esclusi sarebbero tanto i dipendenti presso le pubbliche amministrazioni che quanti operano con forme diverse di rapporto lavorativo con un privato (come i tirocinanti oppure altre forme di collaboratori occasionali formalmente non subordinati) o un titolare di partita IVA (che però potrebbe rientrare tra i datori di lavoro). Anche gli amministratori sono esclusi dalla previsione. Tornano per il 2023 i buoni carburante esentasse fino 200 €, basta rientrare in queste categorie.

I lavoratori dipendenti privati sono i destinatari della misura

In effetti, sembra essere proprio questa l’utilità della misura, visto che favorisce tanto i dipendenti quanto i lavoratori dipendenti che usufruiranno di quello che è, nei fatti, un voucher. Nei limiti dell’importo di 200 euro, infatti, questi non formeranno parte dei redditi sottoposti a imposizione.

L'importo è di 200 euro-proiezionidiborsa.it

L’importo è di 200 euro-proiezionidiborsa.it

Il vantaggio risulta anche per i datori di lavoro, visto che la somma erogata sarà deducibile in quanto considerato un costo aziendale. Peraltro, ed è importante sottolinearlo, la misura non rientra all’interno del novero delle misure previste dall’art.51 c. 3 del TUIR (Testo unico sulle imposte e sui redditi). Questa prevede e disciplina i cosiddetti fringe benefits ceduti dall’azienda ai propri lavoratori e che fino a importo di 258,23 euro non sono considerati redditi imponibili. La misura del bonus carburante procede parallelamente.

I limiti cronologici corrispondono al 31 dicembre 2023, periodo oltre i quale spetterà eventualmente al Governo procedere con una proroga della norma. La misura, peraltro, non ha previsto soglie di applicazione, diversamente dal cosiddetto Bonus Trasporti (reddito ISEE del nucleo familiare di riferimento inferiore ai 35.000 €) oppure dal Bonus occhiali (10.000 €).

Di certo costituisce uno strumento utile specie per quanti dovranno compiere molti chilometri con la propria auto e che riduce gli effetti di quello che rischia di diventare un salasso. Inoltre, rientra come strumento a disposizione delle parti contrattuali nella definizione delle condizioni.

Uno strumento utile per chi dovrà compiere molti chilometri con la propria auto-proiezionidiborsa.it

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Il beneficio sarà ovviamente erogabile anche parzialmente (o anche in forma superiore rispetto ai 200 euro) e in forma ovviamente liberale da parte del datore di lavoro. Ciò significa che potrebbe non riguardare i datori di lavoro. Ad esempio, un lavoratore cosiddetto “alla distanza” (o smartworking) potrebbe non essere considerato nel beneficio.

Tornano per il 2023 i buoni carburante esentasse fino a 200 €, basta rientrare in queste categorie

Di certo l’inflazione dovrebbe portare molti di noi a vedere con maggiore attenzione alle detrazioni e alle deduzioni permesse dal nostro ordinamento. Spesso accedere è molto più facile del previsto, visto che potrebbe bastare conservare il semplice documento. Anche gli anziani sono destinatari di molte misure, anche se spesso da servizi di trasporto specifici. È questo il caso degli sconti Trenitalia over 65.

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