Tantissimi hanno questo prodotto base in cucina, ma presto potrebbe diventare realmente introvabile e costoso

acqua

Il periodo storico in cui ci troviamo purtroppo non è fra i più rosei. Tutti siamo reduci infatti di due anni di pandemia e i contagi non sembrano mai esaurirsi o stabilizzarsi. Da pochi mesi per di più si è aggiunta anche la questione della crisi ucraina che, oltre ad avere delle ripercussioni sull’economia, ha anche portato a degli aumenti dei prezzi di alcuni beni. Per questo motivo molti stanno cercando di risparmiare partendo dalle piccole abitudini come la spesa. Bastano infatti pochi accorgimenti per poter limare le proprie uscite di denaro dato che spesso alcuni articoli poco costosi sono equivalenti a quelli delle grandi marche.

Però certa merce basilare che a volte è data per scontata nel futuro prossimo potrebbe causare dei problemi di reperibilità. Infatti tantissimi hanno questo prodotto base in cucina ma per alcuni problemi presto potrebbe diventare difficile acquistarlo con la stessa serenità di prima. Scopriamo insieme di che cosa si tratta.

I problemi attuali relativi alle risorse idriche

Stiamo parlando dell’acqua. Da alcune settimane infatti si sente dire che le fonti si sono impoverite e i livelli dei fiumi si sono drasticamente abbassati. Questo fenomeno, dato dalle alte temperature e dalla assenza di piogge, potrebbe rendere necessario un razionamento dei liquidi presenti a livello domestico. Si è parlato infatti di alcune misure che potrebbero prevedere la chiusura dell’erogazione notturna dei rubinetti. Ad ora però queste proposte non sono ancora state confermate e, oltre ad attuare delle misure di buon senso, non è necessario allarmarsi.

Tantissimi hanno questo prodotto base in cucina, ma presto potrebbe diventare realmente introvabile e costoso

Però potrebbe presto essere introvabile l’acqua frizzante, un piccolo lusso tanto caro agli italiani che sono fra i suoi maggiori consumatori. Ad ora infatti si sono riscontrati dei problemi per trovare l’anidride carbonica che viene aggiunta in maniera artificiale. I produttori infatti hanno dei costi troppo elevati da sostenere e per questo alcuni hanno smesso di produrla e altri hanno deciso di destinarla alla sanità. Per questo motivo potrebbe diventare difficile trovare le bottiglie con la facilità, una volta esaurite le unità presenti in commercio. A dimostrare la serietà di questa faccenda è l’azienda Sant’Anna che ha deciso di sospenderne in toto la produzione di acqua gassata che costituiva un 30% del lavoro totale.

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