Superbonus e caos delle cessioni del credito bloccate, vediamo quali sono ancora le banche che le accettano

bper banca

Il Superbonus ha avuto più successo di quello che il Governo si aspettasse. Le domande arrivate, infatti, sono state superiori ai fondi messi a disposizione.

Le richieste hanno superato già i 33,7 miliardi di euro, ma i fondi sono finiti. Ora resta da comprendere cosa intende fare il Governo Draghi, se deciderà di rimpinguare il fondo oppure no.

Comunque il rischio che alcuni cantieri restino bloccati è molto alto.

Nel frattempo il fatto che non ci siano più soldi nel fondo statale ha portato la maggior parte delle banche italiane a non accettare più la cessione del credito d’imposta. Questo potrebbe mettere in difficoltà tantissimi richiedenti del Superbonus. Scendiamo nei dettagli.

Superbonus e caos delle cessioni del credito bloccate, vediamo quali sono ancora le banche che le accettano

Come abbiamo anticipato, attualmente quasi tutte le banche italiane stanno rifiutando la cessione del credito d’imposta da parte di coloro che usufruiscono del Superbonus, tranne quattro banche. La prima banca a rifiutare la cessioni dei crediti  è stata Banca Intesa.

L’elenco delle 4 banche che ancora accettano le cessioni del credito d’imposta viene riportato dal Sole 24 ore e sono al momento: BPER, Banco Desio, Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena.

Queste banche accettano ancora le cessioni del credito, ma a prezzi più elevati rispetto ad un anno fa, di 2 o 3 punti percentuali. Anche con queste 4 banche non è certo al 100% che il credito venga accettato, perché l’aspetto fondamentale è rispettare le condizioni imposte dalla banca.

BPER, ad esempio, non accetta la cessione del credito da parte di chi è diventato cliente della banca da gennaio 2022 in poi.

L’Agenzia delle Entrate lancia un avvertimento alle banche

Sul Superbonus e caos delle cessioni del credito bloccate, è intervenuta una circolare dell’Agenzia delle Entrate.

Questo documento avverte che le banche potrebbero essere accusate di frode nei confronti dello Stato nel momento in cui non si siano occupate di verificare la liceità delle operazioni di acquisto dei crediti d’imposta.

Le banche sono tenute a indagare sull’affidabilità del cliente che sta cedendo il credito.

Alle banche l’Agenzia delle Entrate richiede un’elevata diligenza professionale in questi casi. Soprattutto perché con i vari cambiamenti normativi avvenuti in pochissimo tempo per evitare i numerosi casi di frode, è stata creata una notevole confusione.

Blocco della cessione del credito e conseguente blocco dei cantieri

La confusione della normativa sulle cessioni del credito e l’interruzione di esse ha portato ad un blocco conseguente dei cantieri.

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate ci sono circa 5,4 miliardi di euro di crediti non ancora accettati.

3,7 miliardi di questi, sono relativi al Superbonus 110% e 1,5 miliardi riguardano altri Bonus edilizi. Una situazione ormai drammatica.

Ma che potrebbe essere risolta con un nuovo stanziamento da parte del Governo e regole più chiare per quanto riguarda la cessione del credito.

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