Perché il Superbonus 110% è bloccato tra controlli e svalutazione dei crediti

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Al ritorno dalle ferie estive in Italia ripartono, anzi dovrebbero ripartire i cantieri edili. A partire da quelli che sono impegnati nella realizzazione di lavori che sono incentivati dallo Stato italiano. Grazie alle detrazioni fiscali.

Ovverosia grazie al Superbonus 110% che ormai da parecchi mesi è croce e delizia praticamente per tutti gli attori della filiera. Dalle banche alle ditte di lavori in edilizia, passando per i condomini e per i proprietari di villette unifamiliari.

In più, per il Bonus edilizio al 110% le potenziali migliorie apportabili sono rinviate a dopo le elezioni politiche di settembre. In quanto il Governo Draghi è caduto e perché, tra l’altro, la posizione personale dell’ex presidente della BCE sui Bonus edilizi è stata fortemente critica.

Perché il Superbonus 110% è bloccato tra controlli e svalutazione dei crediti

Nel dettaglio, per evitare le frodi sul 110% ora per il Superbonus la rete dei controlli si è fatta decisamente più fitta. Ma questo a livello burocratico va a penalizzare pure chi sul Superbonus opera nel pieno della legalità e della correttezza.

Come è cambiato il sistema bancario

Così come, sul perché il Superbonus 110% è bloccato, c’è anche da dire che in Italia l’orientamento del sistema bancario è cambiato drasticamente negli ultimi mesi anche a causa delle continue variazioni del perimetro normativo. Rispetto al passato, infatti, le banche al giorno d’oggi sono decisamente più restie ad acquisire i crediti fiscali. E spesso, sempre rispetto al passato, quando accettano i Bonus edilizi questi vengono svalutati dal sistema bancario in maniera eccessiva.

Quali sono le altre criticità per il 110 e per gli altri Bonus edilizi

Il nuovo Governo italiano, quello che uscirà dalle prossime elezioni politiche di settembre, dovrà necessariamente intervenire sul Superbonus 110%. Ma anche sugli altri Bonus edilizi. Per esempio, c’è da confermare, eventualmente, il Superbonus 110% per le villette familiari che ad oggi è accessibile solo per l’anno corrente. Così come è a scadenza nel 2022 pure il Bonus facciate. Mentre ci sarà tempo fino al 2024 per l’accesso agli altri Bonus edilizi. Ovverosia per il Bonus verde e per il Sismabonus. Ma anche per il Bonus ristrutturazioni, per l’Ecobonus e per il Bonus mobili. Con quest’ultimo che è collegato al Bonus ristrutturazioni.

Inoltre, sulle possibili modifiche per i Bonus edilizi a fare la differenza sarà il colore politico del prossimo Governo dopo le elezioni di settembre. In quanto tra centrodestra e centrosinistra ci sono idee, spesso contrapposte, su come rivedere e su come riordinare gli incentivi statali. Proprio quelli per i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione energetica.

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