Sono questi i 2 libri sorprendenti da leggere almeno una volta nella vita

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Durante l’estate in molti si sono immersi in diverse letture sotto l’ombrellone. Quando si tratta di libri le opinioni sono sempre molto contrastanti. Da un lato abbiamo coloro che amano leggere qualsiasi libro, dall’altra coloro che odiano tutto ciò che ha a che fare con la lettura.

Chi ama leggere saprà che ci sono alcuni capolavori assoluti della letteratura che non possono mancare all’interno della libreria.

In alcuni precedenti articoli si era trattato di Libertà e di Yoga.

Oggi, invece, si volerà in Russia sulle orme di due mostri sacri della letteratura: Tolstoj e Dostoevskij.

Non si tratterà dei famosissimi “Guerra e Pace” o “Delitto e Castigo”. Al contrario ci si soffermerà su due opere meno conosciute dai più “Sonata a Kreutzer” e “I Demoni”.

Si tratta di opere che qualsiasi lettore accanito dovrebbe leggere almeno una volta nella vita.

Sono questi i 2 libri sorprendenti da leggere almeno una volta nella vita

La prima opera di cui si tratterà fu scritta da Lev Tolstoj e pubblicata nel 1889 (nel 1891 in Italia).

Scritto in una fase particolare della vita dell’autore, “Sonata a Kreutzer” è una dura requisitoria contro le ipocrisie della vita coniugale.

All’interno dell’opera si rinvengono dei tratti autobiografici legati alla crisi sorta tra l’autore e la moglie.

Lo stesso Tolstoj, infatti, aveva dovuto combattere contro ipocrisie, rancori e rabbia repressa.

Il romanzo si svolge durante un viaggio in treno dove il protagonista decide di confessare un orrendo crimine al passeggero seduto al suo fianco. Un monologo in cui il protagonista affronta temi come il matrimonio, il divorzio e il significato dei sentimenti.

Il racconto in qualche modo ricorda alcune tematiche affrontate anche da Dostoevskij.

Una sorta di ricerca delle motivazioni più oscure che spingono l’essere umano a compiere efferati crimini. Non manca la riflessione sulla morale.

I Demoni

Il secondo romanzo di cui si tratterà ci porterà nella Russia di fine Ottocento, più precisamente nella zona di San Pietroburgo.

Per la stesura de “I Demoni” l’autore prese spunto da un fatto reale di cronaca, il cosiddetto affare Necaey. Un ragazzo anarchico legato a una cellula sovversiva uccide uno studente accusato di voler lasciare l’associazione.

Il fatto di cronaca viene utilizzato da Dostoevskij per analizzare la società russa del tempo e la decadenza della morale.

La critica si rivolge principalmente alle nuove generazioni e nel romanzo si inseriscono alcuni temi già affrontati in “Delitto e Castigo”.

Tra tutti meritano di essere nominati il tormento dei protagonisti e il peso morale della colpa.

Possono sembrare complessi ma sono questi i 2 libri sorprendenti da leggere almeno una volta nella vita.

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