Si applica direttamente in fattura lo sconto fino a 1.000 euro senza limiti di ISEE per chi farà domanda per questo Bonus entro il 2022

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Lo sconto in fattura è un’alternativa alla detrazione fiscale. Cos’è la detrazione fiscale?

Consente alle persone fisiche di detrarre dall’IRPEF in dichiarazione dei redditi, con un rimborso previsto in 5 o 10 anni, fino al 65% delle spese destinate ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici.

Invece la nuova modalità dello sconto in fattura consiste nella possibilità di optare per uno sconto direttamente in fase di emissione fattura, da parte del fornitore. L’azienda che effettua l’intervento si fa carico di anticipare al cliente la somma detraibile dalle imposte e, quindi, necessaria per coprire gli interventi edili programmati.

Questa è una novità inserita nel Decreto Rilancio che declina in modo più completo quanto era già contenuto nella Legge di Bilancio 2020, nella parte relativa all’Ecobonus.

Come funziona e per quali lavori si può usufruire

Questo sconto può essere richiesto solo dalle persone fisiche al di fuori dell’attività di impresa, arti e professioni. Questo meccanismo permette ad un soggetto di effettuare dei lavori in casa con un notevole sconto sul prezzo. Poiché, appunto, trasferisce l’onere di recuperare il contributo statale alle imprese. Ovviamente il contributo deve essere stato riconosciuto al soggetto fisico che usufruisce di tale agevolazione. Mentre le imprese o la società recupereranno la somma come credito d’imposta. I lavori che possono usufruire dello sconto in fattura sono diversi:

  • Bonus ristrutturazione;
  • Ecobonus;
  • Sismabonus;
  • restauro o recupero facciate;
  • installazione di impianti fotovoltaici;
  • installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Si applica direttamente in fattura lo sconto fino a 1.000 euro senza limiti di ISEE per chi farà domanda per questo Bonus entro il 2022

Oltre a questi lavori e Bonus, però, rientrano anche altre tipologie di prestazioni che hanno diritto dello sconto in fattura. Si tratta del Bonus idrico che è stato prorogato fino al 31 dicembre 2023, ma con disponibilità finanziaria ridotta. Questo significa che, per il 2022, sarà disponibile fino ad esaurimento fondi. L’agevolazione consiste in un aiuto economico per la sostituzione della rubinetteria, dei sanitari in ceramica, soffioni e colonne della doccia. In questo modo si potranno sostituire con apparecchi a maggiore efficienza idrica, sia nello scarico che nel flusso. Il rimborso previsto è di massimo 1.000 euro, senza limiti ISEE. Per richiederlo è necessario accedere con credenziali SPID e registrarsi qui.

Mentre il Bonus acqua consiste in un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2022. Sono compresi installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare. Anche in questo caso, il limite di spesa è di 1.000 euro per le abitazioni e le persone fisiche. Anche per questo Bonus, si applica direttamente in fattura lo sconto per coloro che sceglieranno di ridurre il consumo di plastica in casa.

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