Scopriamo quanti conti correnti bancari o postali si possono aprire e anche perché è sconsigliato averne uno solo in tutti questi casi

conto corrente

In banca o con Poste italiane, quella relativa all’apertura di un conto corrente è una procedura molto semplice. Anche perché, rispetto alla richiesta di un finanziamento, per l’apertura di un conto corrente non è richiesta l’esibizione di garanzie reali.

Detto questo, vediamo quanti conti correnti si possono aprire. Ovverosia, se ci sono dei limiti e anche come, quando e perché avere un solo conto corrente potrebbe essere una scelta anche potenzialmente rischiosa. Poco conveniente specie quando il controvalore della liquidità in giacenza sul conto corrente è elevato.

Scopriamo quanti conti correnti bancari o postali si possono aprire ed anche perché è sconsigliato averne uno solo in tutti questi casi

Nel dettaglio, in Italia non c’è una legge che vieta di avere più conti correnti bancari o postali, anche cointestati. Chiaramente bisogna sempre considerare il fatto che ogni conto corrente aperto ha un costo. Spese fisse, se il conto prevede il pagamento di un canone, e quelle variabili, che possono scattare in base alla movimentazione e in particolare alle operazioni effettuate. Così come per ogni conto corrente aperto può scattare pure, ai sensi di legge, il pagamento dell’imposta annuale di bollo.

Detto questo, scopriamo quanti conti correnti bancari o postali avere. Specie quando la liquidità in giacenza è elevata. Al riguardo, infatti, è bene ricordare che, per ogni correntista, i depositi sono garantiti fino a un massimo di 100.000 euro da parte del FITD, che è il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.

Perché e quando può essere rischioso averne solo uno

Possedere un solo conto corrente con una sola banca può essere rischioso quando l’istituto di credito non è solido. Contestualmente, come sopra accennato, poi, se sul conto la giacenza è elevata allora si rischia, nel peggiore dei casi, di subire gli effetti di un possibile bail-in.

In generale, inoltre, avere almeno due conti correnti bancari, e non uno, è vantaggioso in materia di investimenti. Per esempio perché una banca, rispetto all’altra, offre dei prodotti per la remunerazione della liquidità, come i conti di deposito, a un tasso di interesse netto che è più alto.

Lo stesso vale pure per gli investimenti che sono potenzialmente più rischiosi come quelli in azioni. In quanto, per gli ordini di Borsa, per esempio, una banca rispetto all’altra spesso applica delle commissioni di negoziazione sul trading online che sono decisamente più basse.

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