Sconvolgente quanto consuma e costa veramente lasciare il ventilatore acceso tutta la notte e come abbattere i costi in bolletta

ventilatore

Il caldo ha già invaso le case di milioni di italiani. Da Nord a Sud le temperature hanno subito un forte innalzamento nel corso delle ultime settimane. Si può dire che l’estate è davvero arrivata e per questo bisogna iniziare a prendere qualche sana abitudine.

Specialmente chi vive in città, al calore di enormi palazzi, smog e materiali rifrangenti, dovrebbe aprire finestre e balconi solo la mattina presto. In questo modo la casa non verrà invasa da polveri sottili e dall’afa che si fa sentire già al mattino.

Per non parlare dell’invasione d’insetti (zanzare, moscerini, cimici, mosche) dai quali ci si può proteggere acquistando delle decorative piante repellenti o montando delle zanzariere. Ma se il caldo si fa insopportabile, è inevitabile che si cerchino delle soluzioni che vanno oltre la natura.

Condizionatori e ventilatori sono tra le soluzioni più efficaci e semplici da utilizzare. Tuttavia, è sconvolgente quanto consuma e costa veramente utilizzare un ventilatore rispetto a un condizionatore. Sia in casa che in ufficio, questi elettrodomestici a un certo punto dell’anno sembrano diventare indispensabili.

Pur tenendoli accessi ore e ore, non siamo quasi mai in grado di conteggiarne davvero i consumi. Ma oggi scopriremo quanto può costare il più economico tra i due, il ventilatore, e come risparmiare sul suo utilizzo.

Sconvolgente quanto consuma e costa veramente lasciare il ventilatore acceso tutta la notte e come abbattere i costi in bolletta

Di ventilatori ne esistono una grande varietà. Da quelli più piccoli e portatili a quelli che pendono dal soffitto fino ai più comuni a piantana. Ma quello che deve interessare il consumatore quando ne acquista uno è fondamentalmente la classe energetica.

Oltre a questa caratteristica influiranno il modello, ma anche la velocità di utilizzo dell’elettrodomestico. Un ventilatore a soffitto consuma tra i 20W ai 100W, mentre i modelli semplici a piantana consumano da 20W ai 70W. L’unica differenza è che questi ultimi non arieggiano in modo uniforme e costante come i primi. Si tratta comunque di costi molto inferiori a quelli di un condizionatore.

Altri parametri che contano molto sono le dimensioni delle pale, la portata massima espressa in m3/h, il numero di velocità di aerazione e il livello di sicurezza. Per riuscire a calcolare con precisone il consumo effettivo del nostro ventilatore dovremo moltiplicare la sua potenza (es. 45W) per le ore di utilizzo effettive.

Poi, bisognerà moltiplicare il risultato per il costo energetico della nostra compagnia di gestione dell’energia. Se lasciamo il ventilatore acceso durante tutta notte (circa 8 ore) il costo sarebbe circa 0,40 centesimi (12 euro al mese). Il consiglio è di posizionare l’apparecchio a 1 metro dalle pareti così da creare più circolo d’aria. Azioniamolo solo nelle ore serali e durante il giorno riduciamo l’esposizione delle stanze ai raggi solari.

Approfondimento

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