Sconto dei contributi nel 730 2021 per la pensione integrativa, con maggiori agevolazioni per i giovani

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La pensione integrativa oltre a permettere una pensione complementare, consente di ottenere uno sconto dei contributi versati nella dichiarazione dei redditi annuale (730 o Redditi). Inoltre, attraverso i fondi pensione è possibile accedere al pensionamento con la RITA (Rendita Integrativa Temporanea Anticipata). La RITA, non è molto conosciuta, ma permette di anticipare la pensione 5 o 10 anni prima dell’età richiesta per la pensione di vecchiaia. Analizziamo come accedere allo sconto dei contributi nel 730 2021 per la pensione integrativa, con maggiori agevolazioni per i giovani.

Deducibilità fiscale

La pensione integrativa ha un duplice beneficio: il primo è quello di ottenere un’integrazione alla pensione, l’altro è uno sconto significativo sui contributi versati con la deducibilità fiscale.

È riconosciuta a coloro che versano i contributi per la pensione integrativa una deducibilità fiscale fino ad un importo complessivo di 5.164,57 euro annuo. Nel calcolo si considerano anche le somme accantonate dal datore di lavoro nei fondi pensione (art. 105, comma 1 del TUIR). Dal calcolo è, invece, escluso il TFR (trattamento di fine rapporto) versato nel fondo pensione.

Uno sconto dei contributi nel 730 del 2021 per la pensione integrativa, con maggiori agevolazioni per i giovani, si ottiene inserendo l’importo pagato nel rigo “contributi per previdenza complementare”. Possono beneficiare della deducibilità fiscale coloro che hanno aderito ad un fondo pensione e versato contributi entro il 31 dicembre di ogni anno.

Sconto dei contributi nel 730 2021 per la pensione integrativa, con maggiori agevolazioni per i giovani

Per i giovani lavoratori il tetto massimo di deducibilità è pari a 7.746,86 euro annui. Si accede alle agevolazioni nel modo seguente:

a) nei primi cinque anni di iscrizione al fondo, la parte non utilizzata costituisce un bonus che può essere utilizzato negli anni successivi;

b) dal sesto anno in poi, il bonus può essere sfruttato per 20 anni successivi.

I contributi versati che eccedono il tetto di deducibilità fiscale rientrano nella comunicazione dei contributi non dedotti. La comunicazione deve essere trasmessa entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui sono effettuati i versamenti contributivi. Inoltre, l’importo versato sarà esente da tassazione e bisognerà indicare:

a) dati anagrafici del dichiarante;

b) l’importo non dedotto nella dichiarazione dei redditi annuale;

c) l’anno in cui si riferiscono i versamenti;

d) copia del documento di riconoscimento in corso di validità.

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