Queste isole sono patrimonio dell’UNESCO: erano tanto amate da un Santo che fu pure apostolo

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Non è facile visitarle tutte durante una vacanza, sono talmente belle che una volta approdati in una di esse andar via ci sembra un peccato mortale. Eppure questa parte così suggestiva del sud Italia andrebbe esplorata in lungo e in largo. Sono tante le cose da scoprire.

Si tratta di un arcipelago vulcanico composto da sette isole che sono le Eolie, amministrativamente appartenenti alla provincia di Messina sono Patrimonio dell’Umanità dal 2000. 2 vulcani sarebbero oggi ancora attivi tra cui Stromboli, mentre l’intero territorio è considerato una fondamentale aria di studio per i geologi di tutto il Mondo. I turisti che riescono a visitare le isole Eolie sono ogni anno in crescita, soprattutto gli appassionati di barca a vela che possono esplorare queste terre incantevoli sia per mare che via terra. Definite le Hawaii del Mediterraneo, Vulcano, Lipari, Salina, Panarea, Stromboli, Alicudi e Filicudi mettono insieme elementi di terra, fuoco, aria e acqua come nessun altro posto in Italia.

Queste isole sono un punto di riferimento per gli amanti del trekking e presentano itinerari turistici a tema davvero unici. La bellezza del lavoro fatto dalla natura nel corso dei millenni è incontestabile, i paesaggi scolpiti sono ideali per le vacanze di coppia, con amici oppure con i bambini. Lipari è stata premiata con il vessillo di Bandiere Blu, Vulcano può essere comodamente raggiunta tramite l’aliscafo che parte da Reggio Calabria. Salina è l’isola in cui è stato girato il film Il postino con Massimo Troisi, Panarea è considerata una delle isole più belle dell’Italia.

Laboratorio a cielo aperto

Queste isole sono patrimonio dell’Unesco per la loro specifica natura. Arcipelago vulcanico, il territorio è considerato modello imprescindibile per gli studi di vulcanologia a livello mondiale. Si tratterebbe quindi di un vero laboratorio a cielo aperto. Da proteggere a tutti costi perché gli studi sulle sue origini danno informazioni senza fine ai geologi che lo visitano appositamente.

L’attività vulcanica viene costantemente monitorata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania. Se tralasciamo per un attimo l’aspetto accademico, il territorio che vive di equilibri delicati intoccabili, andrebbe comunque tutelato per la sua incredibile varietà. Faraglioni di una grandezza unica, spiagge spettacolari, calette e grotte di ogni forma e dimensione circondano fondali marini di una estrema ricchezza. L’Italia è fatta di preziosa natura e di storia impareggiabile che dovrebbe essere conosciuta da tutti ma non rovinata dal turismo incontrollato.

Queste isole sono patrimonio dell’UNESCO e hanno una storia affascinante

Il 24 agosto si festeggia il patrono di Lipari, Santo protettore delle isole Eolie, cioè San Bartolomeo. Natanaele, questo il patronimico, era uno dei 12 apostoli di Gesù. Il Santo era un portatore di fede, convertì molti fedeli in Asia e morì decapitato in Armenia per mano dei pagani. Dopo la sepoltura si verificarono numerosi miracoli che portarono la devozione di altri fedeli. I pagani infastiditi misero le spoglie del Santo in una cassa di marmo e la gettarono in mare. La cassa arrivò fino alle coste di Lipari e venne accolta dal Vescovo dell’isola il quale era stato avvisato in sogno del suo arrivo.

San Bartolomeo ha sempre protetto le isole anche quando furono attaccate dai saraceni. Nella Cattedrale di Lipari è presente una statua d’argento a dimensione d’uomo fatta nel 1728 per volontà della popolazione. La cattedrale custodisce anche il Sacro pollice di Bartolomeo e il Vascelluzzo d’argento che contiene al suo interno una parte della pelle del Santo.

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