Quanto costa avere in casa un malato di Alzheimer e quali sono le alternative disponibili

Malato di Alzheimer-Foto da pixabay.com

Il numero di malati di Alzheimer è in aumento, chi si prende cura di loro ha bisogno di un aiuto. Le famiglie sono spesso in difficoltà e le case di cura costano un salasso. Ecco ciò che possiamo fare per stare meglio.

Vorremmo che stessero meglio loro e vorremmo stare meglio anche noi. Se un nostro caro si è ammalato e ha il morbo di Alzheimer la sua vita e la nostra può peggiorare notevolmente, andiamo incontro a grosse difficoltà. La famiglia rimane il cardine dell’assistenza a qualunque tipo di malato e a maggior ragione per chi ha l’Alzheimer. Nella maggiore parte dei casi è ancora la famiglia a farsi carico delle cure, ottenere un aiuto nel momento giusto può fare la differenza tra riuscire a organizzarsi e soccombere.

I malati di Alzheimer possono contare sulla famiglia per mantenere le abitudini di vita quotidiana ed evitare di subire ulteriori traumi. Ci sono le associazioni che danno aiuto emotivo, informazioni e aiutano nella formazione. Sono spesso centri diurni e di sollievo. Dovremmo informarci circa la presenza di queste associazioni nella nostra città. Gli aiuti finanziari variano a seconda della nazione e in Italia a seconda della regione in cui viviamo.

Costi elevati

Il costo medio annuo di un malato di Alzheimer sarebbe di 70 mila euro. Questi costi ricadrebbero sul Servizio Sanitario Nazionale e sulla famiglia. Quanto costa avere in casa un malato di Alzheimer? La situazione viene affrontata o tenendo il malato nel suo ambiente domestico e pagando un caregiver oppure trasferendo la persona cara in struttura. Secondo una ricerca effettuata dal Censis, in collaborazione con l’Aima, la maggior parte dei costi indiretti è data dall’assistenza informale che è al 100% a carico della famiglia. I costi indiretti rappresentano il 73% dei costi totali. Sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale gli accessi all’Uva e i ricoveri ospedalieri. Il 19% dei costi indiretti che affronta il sistema pubblico sono indirizzati ad assistenza formale, Adi e centri diurni mentre per le Rsa il costo e ripartito tra privato e pubblico.

Il costo delle case di cura varia a seconda della regione e delle necessità dell’ospite. Il costo di una casa di riposo varia tra i 1.500 euro e i 2.500 euro al mese. Per l’assistenza ai malati di Alzheimer è richiesta una maggiore specializzazione e il costo può arrivare fino ai 4.500 euro al mese. Le persone che soffrono di Alzheimer hanno diritto all’accompagnamento e all’assistenza da parte delle istituzioni pubbliche. Le leggi regionali prevedono appositi fondi a cui si può accedere per pagare i caregiver, per contributi alle Rsa o ai centri diurni.

Quanto costa avere in casa un malato di Alzheimer, quando tenerlo in casa

In alcuni casi il ricovero può essere gratuito. Se la patologia è molto grave e la persona non è autosufficiente e non ha la possibilità di pagare la retta può ricorrere a una casa di cura convenzionata con lo Stato. Mentre nei casi comuni lo Stato paga il 50% delle spese, in questi casi il carico è totale.

Se il soggetto ha patologie gravi e ha più di 65 anni deve contribuire in base alle capacità economiche derivanti dalla sua situazione finanziaria. Se l’anziano ha un reddito al di sotto della soglia stabilità della legge, i comuni partecipano pesantemente al pagamento della retta della Rsa. Quando alla situazione di demenza si unisce una patologia tumorale aumentano i contributi statali, spesso attraverso servizi di assistenza domiciliare integrata. I Servizi Adi sono disponibili nelle Asl italiane e sono considerati i migliori strumenti per aiutare le famiglie a decidere in che modo affrontare il problema. Spesso l’organizzazione domestica con l’integrazione del lavoro da parte dei famigliari e di un caregiver pagato dallo Stato può evitare uno spostamento della persona cara in una struttura. A meno che la demenza non comporti trattamenti altamente specializzati.

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