Quanti soldi si mettono in busta per un matrimonio? Se non vuoi fare una figura da pezzente usa questa formula segreta e non sbaglierai più

Quanti soldi si mettono in busta per un matrimonio

Da aprile, in poi, ogni sabato, si celebra un matrimonio lungo tutto lo Stivale. Fino a settembre-ottobre, le coppie che vogliono convolare a nozze invitano parenti e amici per festeggiare la loro unione. L’invitato, però, ha sempre un grande dubbio. Quanto diavolo si deve mettere nella busta, per non fare la figura da poveretto? Ed ecco la risposta.

Tante persone guardano con una certa preoccupazione la loro cassetta della posta nel timore di ricevere un invito a nozze. Certo, una bella occasione per vestirsi bene e fare festa, ma si sa che il tutto ha un costo non indifferente. E non solo per il vestito, che non può essere quello di tutti i giorni, ma anche e soprattutto per la busta da regalare.
Quanto deve mettere un invitato, in termini di banconote, dentro questa busta regalo per non farsi criticare dagli sposi? Non si sa mai come comportarsi. Visto che il momento è difficile per quasi tutti, un invito a nozze fatto a una famiglia, comporta per lei una uscita di denaro considerevole.

Grazie a questa magica formula non si sbaglierà mai più la cifra da regalare agli sposi

Per il vestito, ce la possiamo cavare con meno di 100 euro. E per uno sposalizio primaverile possiamo sempre ispirarci a Laura Pausini. Quando arriva il famoso invito, la prima cosa che ci si chiede è: quanti soldi si mettono in busta per un matrimonio? La risposta non è scontata e dipende da tanti fattori. Che grado abbiamo di parentela con gli sposi?
Quanti sono gli invitati della nostra famiglia? Siamo parenti, amici o conoscenti? Sarà un matrimonio di lusso o uno molto casual. Sembrano domande semplici, ma la cifra dipende un po’ da tutte queste variabili e cambierà da invitato a invitato. Esiste, però, un metodo per andare sul sicuro? Diciamo di sì.

Ecco come calcolare in modo corretto quanto dare agli sposi

Preparate carta e penna e scrivete questa formula: € = (B/2+I) *(C + (C * 30%)) *P*D. L’ha inventata lo scrittore Amedeo Colella e riportata nel suo libro “Manuale di filosofia napoletana” (Cultura Nova editore). Prima di chiamare un egittologo, convinti di trovarvi davanti a un geroglifico, vi diciamo noi cosa voglia dire.
$ sta per quanto dovrete dare agli sposi dentro la busta. La B indica il numero dei bambini della famiglia che sono stati invitati. La I, invece, gli adulti. Per cosa sta la C? Il costo presunto del ristorante dove ci hanno invitato

Quanti soldi si mettono in busta per un matrimonio? Ecco come dovete calcolarla per non sbagliare

P rappresenta il grado di parentela con gli sposi. Se per il genitore corrisponderà a un 2, per il fratello sarà 1,5, per un parente 1,2 e per un amico 1. La D, invece, è la variabile in base alla figura che vorreste fare. Non ve ne frega più di tanto? Mettete 1, altrimenti, spaziate voi fino a 1,5.
Facciamo l’esempio che voi siate il fratello dello sposo e che andiate al matrimonio con i vostri due figli. Visti i rapporti, però, non vi interessa fare bella figura. $= (1+2) * (100+30) * 1,5 * 1. Il risultato è 585 euro. Arrotondate a 600 e sapete che questa è la cifra giusta da regalare a vostro fratello.

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