Quanti soldi in banca o alla Posta a 40 anni tra conto corrente e investimenti

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Chi ha un’età intorno ai 40 anni si trova spesso in una situazione mediana tra il lavoro e l’obiettivo della pensione. In pratica, si tratta di un’età in corrispondenza della quale ci sono già magari 10-15 anni di lavoro alle spalle, ma questi sono chiaramente insufficienti per programmare un ritiro. Finalizzato all’accesso alla pensione pubblica.

Inoltre, quella dei 40 anni è un’età in corrispondenza della quale ci possono essere delle spese rilevanti da sostenere. Per esempio, il denaro che è necessario per mandare i figli all’Università. Specie se fuori sede.

Di conseguenza, molto prima di arrivare ai 40 anni di età la soluzione e la scelta migliore è sempre quella di mettere a poco a poco dei soldi da parte. Con il denaro che, tra l’altro, può rivelarsi un’ancora di salvataggio quando ci sono spese rilevanti da sostenere che sono tanto inattese quanto impreviste.

Quanti soldi in banca o alla Posta a 40 anni tra conto corrente e investimenti

Detto questo, chiaramente più soldi da parte si hanno a 40 anni e meglio è. Ma chiaramente per chi ha un lavoro impiegatizio la soluzione è sempre quella di mettere da parte il denaro, mese dopo mese, a piccole dosi.

Su quanti soldi in banca o alla Posta c’è una regola generale. Ed è quella di avere almeno da parte un patrimonio che sia pari a tre annualità di stipendio. Tra le giacenze libere che sono presenti sul conto corrente bancario o postale, ed eventuali investimenti, magari a basso rischio, rappresentati per esempio dai buoni fruttiferi.

Oppure se si è investito in altri prodotti ed in altri strumenti finanziari che sono notoriamente a basso rischio. Come i certificati di deposito, i titoli di Stato a breve termine, i conti di deposito remunerati, anche con l’attivazione di un eventuale vincolo, e le quote di fondi di investimento monetari.

Come mettere da parte una quota del proprio stipendio mese dopo mese

Per avere a 40 anni di età i soldi che servono c’è un’altra regola generale. Ed è quella di mettere da parte il 20% dello stipendio mensile. Rispetto al 50% da destinare alle spese obbligate, ed al restante 30% agli svaghi, alle vacanze ed al tempo libero.

Non a caso la regola è definita come quella del 50/30/20. Nel campo della finanza personale, la regola del 50/30/20 è in tutto e per tutto un caposaldo.A coniare questa regola è stata Elizabeth Warren, professoressa di Harvard nonché nota senatrice degli Stati Uniti, dal 2013, per il Massachusetts.

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