Quanti anni di contributi servono per andare in pensione a 62 anni e come

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Andare in pensione a 62 è stata una facoltà di molti lavoratori nel triennio 2019/2021. Una pensione a 62 anni di età è l’aspirazione di molti lavoratori ed è anche il progetto che i sindacati da tempo hanno manifestato al governo, chiedendo l’introduzione di una misura flessibile proprio a partire da quell’età. Una premessa doverosa che spiega come oggi a 62 anni andare in pensione non è possibile. A meno che non si punti a misure di pensionamento anticipato che prevedono carriere molto lunghe dal punto di vista contributivo.

Gli anni di contributi necessari

Servivano 38 anni di contributi versati e 62 anni di età compiuti per andare in pensione con la Quota 100. Una misura scomparsa dai radar del sistema italiano il 31 dicembre scorso. Nulla da fare quindi, perché con 62 anni di età, oggi nel 2022 così come domani nel 2023 ci saranno poche opportunità di lasciare il lavoro. Le soluzioni restano fondamentalmente quelle distaccate da qualsiasi limite anagrafico. Parliamo naturalmente della Quota 41 precoce o della pensione anticipata ordinaria.

Quanti anni di contributi servono per andare in pensione a 62 anni e come

Potranno lasciare il lavoro a 62 anni quelli che raggiungono i 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e i 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne. In altri termini un uomo nato nel 1960 per poter accedere alla pensione deve aver completato 42 anni 10 mesi di contributi versati e uscirà a 62 anni di età. In pratica deve avere iniziato a lavorare quantomeno a diciannove anni di età, e deve aver avuto anche una carriera ininterrotta per arrivare a quella soglia contributiva che sfiora davvero i 43 anni.

Pensione anticipata anche prima dei 62 anni

La risposta alla domanda che molti si pongono, e cioè quanti anni di contributi servono per andare in pensione a 62 anni è di facile risposta. Ne servono ben oltre 40. Perché le anticipate ordinarie per le donne sono fissate a 41,10 anni di contributi versati e perfino la Quota 41 precoci ne prevede 41. Si ricordi inoltre che per tutte e due le misure, cioè per Quota 41 e per la pensione anticipata 35 anni di contributi devono essere effettivi di lavoro. Altre vie di uscita a 62 anni di età sono collegate a misure che consentono uscite a età antecedenti il 62imo anno.

Basti pensare alla pensione anticipata di vecchiaia con invalidità pensionabile. Servono 61 anni di età per gli uomini e 56 anni di età per le donne. Poi servono 20 anni di contributi versati e una invalidità pensionabile pari ad almeno l’80%. I nati nel 1960 rientrano a pieno diritto nella misura. E le donne nate nel 1960 possono entrare anche in opzione donna. Misura che permette a chi ha raggiunto i 35 anni di contributi e i 58 anni di età (59 anni per lavoratrici autonome) entro il 31 dicembre 2021, di accedere alla pensione contributiva.

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