Quando si perde la pensione di invalidità?

INPS

Chi percepisce la pensione di invalidità forse non sa che ci sono circostanze in cui si perde o si riduce l’importo dell’assegno. Per non incappare nella spiacevole situazione di veder decadere il diritto alla prestazione previdenziale passiamo in rassegna le diverse eventualità. Nel precedente articolo “Quanto dura la pensione di invalidità?” abbiamo segnalato la scadenza naturale del beneficio.

Adesso analizziamo quando si perde la pensione di invalidità e come fare per evitare di perdere il diritto all’assistenza previdenziale. Occorre anzitutto distinguere la pensione di invalidità civile da quella di inabilità civile. Ciò perché la prima, anche nota come assegno di assistenza, raggiunge i soggetti invalidi parziali. La percentuale di invalidità, nel caso di compromissione parziale, oscilla tra il 74% e il 99% e l’assegno è destinato ai soggetti privi di occupazione lavorativa. In altri termini, chi presenta un’invalidità parziale e appartiene ad un fascia reddituale bassa percepisce la pensione di invalidità

Diverso il caso della pensione di inabilità che invece presuppone una compromissione totale del funzionamento psicofisico del soggetto richiedente la prestazione previdenziale.

Quando si perde la pensione di invalidità?

Il diritto alla percezione della pensione di invalidità decade se il percettore dichiara redditi superiori ai 4.853,29 euro. Ovviamente ci si riferisce in questo caso ad un lavoratore con invalidità parziale che quindi possiede redditi da lavoro. Qualora il destinatario dell’assegno di assistenza dovesse superare il suddetto limite è tenuto a comunicarlo tempestivamente all’Inps. Entro 30 giorni il percettore della prestazione dovrà inviare tale comunicazione tramite Caf o compilando online il modello AP70.

Il soggetto affetto da patologie invalidanti che ne riducono la capacità lavorativa al 100% percepisce invece la pensione di inabilità. La totale compromissione della capacità di provvedere autonomamente al proprio sostentamento non esclude tuttavia la decadenza del diritto al rateo pensionistico. Anche chi percepisce la pensione di inabilità è destinato a perdere il beneficio economico in presenza di redditi superiori a 16.664,36 euro su base annua.

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