Pochi sanno che questo frutto utilizzato nei cosmetici o contro prurito, acne e pelle grassa potrebbe creare danni non trascurabili, eccone alcuni 

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Quando pensiamo ai prodotti che utilizziamo per prenderci cura della nostra pelle e alle piante da cui le essenze derivano, siamo sempre tranquilli. Sono rimedi naturali e possono portarci solo benefici e risolvere in maniera naturale i nostri problemi.

Alcune volte, però, bisogna prestare attenzione.

Essenze dalle mille proprietà

È ricco di vitamina A, C e vitamine del gruppo B ed è importante perché contiene flavonoidi, per cui è considerato un frutto purificante, lenitivo e rilassante.

La sua buccia avrebbe proprietà antimicotiche, antibatteriche ed è utilizzata spesso in vari prodotti lenitivi perché sarebbe un rimedio contro prurito e acne. Inoltre, aiuterebbe a cicatrizzare ferite e piccole lesioni che la cute può riportare anche per motivi futili.

Insomma, il bergamotto ha una varietà di pregi davvero invidiabili e non lascia stupiti che il suo utilizzo in cosmesi sia così diffuso.

Numerosi prodotti per il viso sono realizzati con il bergamotto, soprattutto per il trattamento della pelle impura o che necessita di regolarizzare la produzione di sebo.

Eppure, nonostante l’alta considerazione che gli addetti ai lavori hanno dei cosmetici che lo contengono, pochi sanno che questo frutto ha creato diversi problemi. Il Sistema di Vigilanza del Mercato ha più volte registrato reazioni contrastanti.

Pochi sanno che questo frutto utilizzato nei cosmetici o contro prurito, acne e pelle grassa potrebbe creare danni non trascurabili, eccone alcuni

Il Regolamento Europeo del 2009 ha disciplinato la sicurezza dei cosmetici in circolazione sulla salute umana. Sono state stabilite le regole per la valutazione dei prodotti che vengono immessi sul mercato.

Nonostante questo, è impossibile assicurare che non si verifichino casi in cui effetti indesiderati provochino danni più o meno gravi alla pelle.

Uno dei casi più dibattuti ha riguardato proprio il bergamotto. Per via della presenza di psoraleni, che stimolano la produzione di melanina, il bergamotto è stato spesso utilizzato in cosmesi per la creazione di creme abbronzanti.

L’olio essenziale di bergamotto potrebbe, però, avere un effetto fototossico e fotomutageno sulla pelle ed essere potenzialmente cancerogeno. È quanto emerso da uno studio citato in tribunale durante un procedimento tra un laboratorio farmaceutico francese e la Commissione delle Comunità europee.

In seguito a questo dibattito, i prodotti contenenti psoraleni sono stati banditi e il bergamotto come prodotto abbronzante è ancora sconsigliato. A contatto con il sole, anche la bergamottina può creare conseguenze spiacevoli come eritemi o reazioni allergiche. Quando si utilizzano creme per il viso che contengono agrumi, è meglio evitare esposizioni al sole per almeno 12 ore.

Il bergamotto, però, rimane un ottimo prodotto per lenire le infiammazioni della pelle e anche per trattare psoriasi e vitiligine.

Avere comunque un parere del medico è sempre il consiglio più sicuro che possiamo seguire in questi casi.

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