Perché cointestare un conto corrente in banca e quali sono i rischi

conto corrente cointestato

Quando si apre in banca o alla Posta un conto corrente non si guarda solo ai costi e ai servizi offerti, ma spesso nasce pure l’esigenza di intestare il rapporto a due o più persone. In tal caso il conto corrente si dirà cointestato. Ma prima dell’apertura del conto corrente cointestato bisogna fare molta attenzione, proprio per la cointestazione, alla scelta della firma che può essere congiunta oppure disgiunta.

Per rendere l’idea, in genere il classico conto corrente bancario o postale cointestato è quello tra coniugi. Con il rapporto che, in questo caso, è intestato al marito e anche alla moglie. Perché, salvo diverse esigenze, è inutile gestire la finanza e il risparmio familiare con due conti correnti separati. E questo anche perché, rispetto al passato, i conti correnti costano. E sostanzialmente quelli davvero a zero spese non esistono più.

Inoltre, con due conti correnti che superano una giacenza media annua di 5.000 euro, scatta pure l’imposta di bollo. Che è pari attualmente a 34,20 euro annui e che marito e moglie pagherebbero due volte.

Perché cointestare un conto corrente in banca e quali sono i rischi

Detto questo, la scelta del tipo di firma è l’aspetto chiave da valutare per l’apertura, in banca come alla Posta, di un conto corrente cointestato. Nel dettaglio, con la firma congiunta le operazioni e le movimentazioni sul conto corrente cointestato sono possibili solo con il via libera di tutti i cointestatari. Il che significa, per esempio, che un conto corrente bancario o postale a firma congiunta è di solito quello stipulato da soci in affari.

Sul perché cointestare un conto corrente in banca, invece, con la firma disgiunta, in caso di marito e moglie in piena sintonia, bisogna dire che ogni intestatario del conto corrente potrà operare sul rapporto bancario o postale senza l’avallo dell’altro o degli altri cointestatari.

La scelta della firma cambia tutto anche per la chiusura del rapporto cointestato

Come per l’operatività e per le movimentazioni, pure la scelta del tipo di firma cambia le carte in tavola quando poi si decide per la chiusura del conto corrente bancario o postale che è cointestato. Con la firma che è disgiunta, infatti, il rapporto bancario o postale può essere chiuso da uno degli intestatari. Mentre per la chiusura di un conto corrente bancario o postale cointestato a firma congiunta è sempre necessario il benestare di tutti gli intestatari. Altrimenti la chiusura del conto non sarà possibile.

Lettura consigliata

Non conta la comunione dei beni perché la moglie perde comunque questi soldi sul conto bancario

Consigliati per te