Per ritrovare il sonno potrebbe essere utile questo alimento che moltissimi evitano la sera

pasta

I disturbi del sonno sono largamente diffusi tra uomini e donne a qualsiasi età, magari accompagnati da senso di pesantezza e bruciore di stomaco. Se questo è più di un episodio, contro mal di stomaco e gastrite facciamo il pieno di questi alimenti e consigli per tenere a bada certi disturbi. Mentre, nel corso dell’articolo, vedremo quale alimento consumare la sera per favorire il riposo notturno. Nello specifico, parleremo della pasta, alimento amato dagli italiani ma temuto da chi tiene alla linea o da chi vuole evitare appesantimento. Ebbene, per ritrovare il sonno potrebbe essere utile questo alimento che moltissimi evitano la sera, ma vediamo perché.

I grandi poteri di una dieta sana

Numerose volte abbiamo detto come, attraverso l’alimentazione, è possibile dare una grande mano al nostro organismo. Ad esempio, pochi scelgono questa farina poco conosciuta ma è un killer naturale del colesterolo cattivo grazie alle abbondanti quantità di acido pantotenico. Altri alimenti come i carboidrati, invece, concorrono al corretto apporto di energie e risultano essere preziosi anche per il sonno notturno. Infatti, sulle pagine della Fondazione Veronesi è riportato come i carboidrati siano un alimento dannoso da eliminare del tutto per rischi legati alla salute oncologica e cardiovascolare. Nella stessa pubblicazione, poi, viene evidenziato come pasta e carboidrati potrebbero aiutare nella qualità del riposo.

Per ritrovare il sonno potrebbe essere utile questo alimento che moltissimi evitano la sera

Al contrario di quanto comunemente ritenuto, la pasta risulterebbe maggiormente digeribile la sera favorendo la produzione di serotonina. Nota anche come “ormone del buonumore”, questa sostanza stimola il rilassamento e sincronizza il ciclo sonno-veglia. L’assunzione di carboidrati aumenta i livelli di triptofano che conseguentemente favoriscono la produzione di serotonina.

Questa, inoltre aumenta anche il senso di sazietà, favorendo un consumo minore e più misurato di carboidrati stessi.

In medio stat virtus

Questo scritto non vuole essere un invito a un consumo spropositato di pasta. Naturalmente, è indispensabile non esagerare con le quantità per non ottenere l’effetto contrario, rimanendo su dosi di circa 80g. Così facendo, è possibile consumarla anche due volte al giorno, sempre facendo attenzione a non assumere carboidrati in altro modo contemporaneamente. Inoltre, attenzione ai condimenti che, molto spesso, risultano essere molto più calorici e pesanti della pasta stessa. A tal proposito potrebbe interessante sapere che non olio burro e grassi ma questo segreto degli chef rende la pasta sempre cremosissima.

Come sempre ricordiamo che il consulto di un medico è sempre prezioso per comprendere quali scelte effettuare per il nostro stato di salute.

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