Pochi sanno che in questi paesi ci si può iscrivere all’Università senza pagare le tasse

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Abbiamo già una laurea ma ne vorremmo un’altra e le nostre risorse economiche non ci permettono di sostenere questa spesa? Non è sicuramente all’Italia che dobbiamo rivolgerci. Risulta, infatti, essere al terzo posto in Europa per le rette universitarie più alte. Secondo un rapporto dell’Ocse, negli ultimi anni, le tasse sono aumentate visibilmente facendo schizzare l’Italia nel podio dopo Inghilterra e Paesi Bassi.

Purtroppo, a dei costi così alti da investire nella propria istruzione non corrispondono neanche un’efficienza e una comodità che dovrebbero essere scontate per questi numeri. La tassazione universitaria italiana è coperta sia dai cittadini europei che extracomunitari. Si parte da una retta di 500 euro per arrivare intorno ai 2000/3000 euro a seconda del reddito ISEE. La retta intera viene pagata da studenti che hanno alle spalle genitori con un ISEE che si aggira intorno ai 30.000 euro. Mentre dopo lo Student Act del governo Gentiloni sono esonerati dalle tasse i giovani con ISEE sotto i 13.000 euro.

I conti però non tornano. Se i meno fortunati sono agevolati, difficilmente i più abbienti andranno in un ateneo pubblico con questi target. I costi peseranno sulle famiglie con un reddito medio.

Germania, Norvegia e Danimarca prevedono anche un sistema di agevolazioni efficientissimo

In Italia mancano anche i sostegni e le agevolazioni per gli studenti che si iscrivono agli atenei. Si tratta infatti solo del 9-10 % di sostegni. Insomma il nostro bel paese non sembra essere di grande aiuto per chi decide di intraprendere un percorso di studi. Perde in partenza contro le altre nazioni europee, in particolare Germania, Nuova Zelanda, Danimarca, Svezia, Scozia, Norvegia e altre.

Da come viene riportato nel rapporto Eurydice della Commissione Europea, l’Inghilterra è il paese con le tasse universitarie più alte. Il modello è però unico in sé: gli studenti, infatti, pagano le tasse soltanto dopo la laurea quando il loro stipendio raggiunge una soglia abbastanza elevata. Seguono i Paesi Bassi, Italia, Irlanda, Ungheria, Lettonia e Slovenia.

La Germania è stato l’unico paese che ha introdotto e poi eliminato le tasse nel giro di pochissimo tempo. In Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca gli studenti appartenenti all’Unione Europea non pagano le tasse, mentre per gli extra UE sono molto basse. In Austria i giovani che vengono da un paese non UE pagano tra i 600 e i 1500 euro, mentre i Finlandia c’è una tassa di 1500 euro ma solo per i corsi in lingua inglese.

Pochi sanno che in questi paesi ci si può iscrivere all’Università senza pagare le tasse

Danimarca, Germania, Finlandia e Norvegia sono ottime anche sotto un altro punto di vista: è presente un efficientissimo sistema di borse di studio. Gli studenti che vivono e studiano in Danimarca a tempo pieno ricevono un aiuto mensile di 804 euro per coprire le spese. Mentre a quelli che vivono con i loro genitori vengono erogate delle borse di studio tra i 120 e i 250 euro a seconda dell’ISEE delle loro famiglie. In Finlandia per gli studenti con un reddito sotto gli 11.850 euro lo Stato garantisce un aiuto per coprire le spese dell’affitto.

Il sistema di agevolazioni e prestiti è ottimo in Germania dove il 25% degli studenti ottengono borse di studio e Spagna il 30 %. La Francia funziona che tutti pagano delle tasse basse e il 40 % riceve borse di studio. Niente a confronto con l’Italia in cui sol il 10 % ottiene sussidi universitari.

In Estonia, Croazia, Ungheria l’università copre l’ammontare di tutte le tasse a patto che gli studenti riescano a stare al passo con i tempi previsti dagli esami. Anche in Scozia funziona allo stesso modo in triennale. Dunque, anche se in pochi sanno che in questi paesi ci si può iscrivere all’Università senza pagare le tasse, ecco perché conviene valutare le diverse offerte in giro per il Mondo.

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